Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Dolore cronico aumenta il rischio di declino della memoria

In chi ha dolore persistente punteggio più basso del 9% nei test

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 08 GIU - Gli anziani che presentano una qualche forma di dolore cronico o persistente vanno incontro a un declino della memoria accelerato e a una maggiore probabilità di demenza. A dimostrarlo un ampio studio pubblicato sulla rivista JAMA Internal Medicine.
    I ricercatori della University of California di San Francisco (UCSF) hanno analizzato i dati di 10.065 persone over 60 per 12 anni. I partecipanti che dichiaravano di aver sofferto in modo persistente di dolore moderato o grave in due interviste, nel 1998 che nel 2000 (in tutto erano circa il 10% del totale), presentavano, nei 10 anni successivi, una diminuzione del 9,2% nel punteggio dei test sulla memoria, rispetto a coloro che non erano stati afflitti dal dolore. Diminuzione che si traduceva in un rischio maggiore di incapacità di gestire farmaci e finanze in modo indipendente. Inoltre avevano una probabilità del 2,2% maggiore di sviluppare la demenza in generale.
    "Fino a un anziano su tre soffre di dolore cronico, quindi capire il rapporto tra dolore e declino cognitivo è un primo passo importante per aiutare queste persone", commenta Elizabeth Whitlock, prima autrice dello studio. Tra i motivi sospettati, la maggiore assunzione di antidolorifici, come gli oppiacei, o la possibilità che il dolore attivi i percorsi dell'ormone dello stress, già noti per essere implicati in una ridotta capacità del cervello di codificare i ricordi. In qualsiasi caso, lo studio mostra che il dolore potrebbe essere usato come marcatore per evidenziare un maggior rischio di futuro declino cognitivo e suggerisce ai medici di concentrare più attenzione nella gestione del dolore cronico.(ANSA).
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA