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Violenza sulle donne anziane, +150% in 10 anni

Vittime quasi 3mila l'anno, esperti propongono Telefono Argento

Redazione ANSA ROMA

(di Livia Parisi) La violenza sulla donne non ha età e colpisce anche le più anziane. Al punto che 2,5 milioni di italiane over 65 ogni anno sono vittime di abusi, violenze o truffe. E i maltrattamenti nei loro confronti, fisici, psicologici o verbali che siano, sono aumentati del 150% in 10 anni. Ad accendere i riflettori su un fenomeno frequente ma spesso taciuto, alla vigilia della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, sono gli esperti riuniti per il 60/esimo Congresso della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), che si terrà a Napoli dal 25 al 28 novembre.

"Manca un quadro preciso del fenomeno", spiega Nicola Ferrara, presidente della SIGG. Ma secondo dati elaborati dalla Società, "sarebbero 2.800 le anziane vittime di violenze sessuali, 600.000 di truffe finanziarie, 25.000 di violenze in strutture sanitarie". E questa è la punta di un iceberg, perché gli episodi reali sarebbero quattro volte quelli denunciati, ovvero circa 2,5 milioni. Le violenze, infatti, avvengono quasi sempre in silenzio per evitare 'scandali'. Altre volte, invece, le anziane tacciono "perché ritengono i maltrattamenti una modalità di relazione 'normale'", osserva Marco Trabucchi, presidente dell'Associazione Italiana di Psicogeriatria (AIP). I rischi maggiori si corrono nella propria abitazione. In due terzi dei casi l'aguzzino è un membro della famiglia, ma non mancano badanti, vicini di casa e operatori sanitari. "La metà dei caregiver", anche a causa di un eccessivo carico di lavoro in condizioni difficili, osserva Trabucchi, "ammette di aver operato un qualche abuso, dall'alzare la voce a forme più gravi". C'è poi, aggiunge, "lo sfruttamento dei soldi dell'anziana, che viene pressata psicologicamente e talvolta imbrogliata, fino a giungere alla violenza fisica". Infine non mancano gli omicidi: sono 150 le over 65 uccise ogni anno.

"L'invecchiamento della popolazione e l'aumento del numero di anni trascorsi in condizione di dipendenza, ma soprattutto la riduzione delle reti familiari, accentuata dalla crisi economica, incrementano il pericolo di essere vittime di abusi", secondo Flavia Caretta, responsabile Centro di Ricerca, Promozione e Sviluppo dell'Assistenza Geriatrica, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Per rispondere al problema, conclude Ferrara, "serve formare gli operatori sanitari al riconoscimento dell'abuso", ma anche aiutare le donne a denunciare "istituendo un 'Telefono Argento'". 

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