(di Domenico Palesse)
(ANSA) - ROMA, 31 AGO - Tra dubbi, perplessità e qualche
certezza da domani le scuole si preparano a riaprire, seppur a
ranghi ridotti (si stima circa un milione di alunni), per
l'avvio dei corsi di recupero. Ai quesiti di genitori e studenti
ha provato a rispondere il ministero dell'Istruzione, in una
sorta di guida su come affrontare il rientro post-lockdown.
MASCHERINA SI', MASCHERINA NO - Niente lezioni a distanza, ma
in presenza e senza mascherina, a meno che non sia possibile
garantire il distanziamento fisico tra gli studenti.
Un'ulteriore decisione del Comitato Tecnico Scientifico,
comunque, è prevista per i primi giorni di settembre, quando si
prenderà anche una decisione sull'uso dei dpi nei luoghi comuni.
L'ingresso dei ragazzi a scuola potrà essere scaglionato, una
decisione che sarà presa in autonomia da istituto a istituto.
Ogni scuola fornirà quotidianamente le mascherine a tutto il
personale e agli studenti.
COSA FARE IN CASO DI FEBBRE OLTRE 37,5° - Gli studenti
dovranno misurare la propria temperatura corporea a casa.
Qualora questa superi i 37,5° sono obbligati a restare nel
proprio domicilio I genitori informano anche il pediatra o il
medico curante che, in caso di sospetto Covid-19, richiede
tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al
Dipartimento di prevenzione per l'esecuzione del test. Il Cts
non ha reputato opportuna la rilevazione della temperatura
corporea all'ingresso delle scuole né per gli alunni, né per il
personale.
COSA ACCADE IN CASO DI FOCOLAI O POSITIVITA' - Nel caso in
cui uno studente manifesti sintomi del coronavirus, la scuola
deve allertare il referente per Covid-19 che fa avvertire
immediatamente i genitori. L'alunno deve essere dotato di una
mascherina chirurgica (se maggiore di sei anni) e ospitato in
una stanza dedicata dove sarà necessario procedere all'eventuale
rilevazione della temperatura corporea mediante l'uso di
termometri che non prevedono il contatto. Il minore non deve
essere lasciato da solo ma in compagnia di un adulto che
preferibilmente non deve presentare fattori di rischio e che
dovrà mantenere, ove possibile, il distanziamento fisico di
almeno un metro e indossare la mascherina chirurgica fino a
quando l'alunno non sarà affidato a un genitore. I genitori
devono contattare il pediatra o il medico di base per la
valutazione clinica (triage telefonico) del caso. In caso di
positività il Dipartimento di prevenzione della Asl notifica il
caso e la scuola avvia la ricerca dei contatti e le azioni di
sanificazione straordinaria della struttura scolastica nella sua
parte interessata.
IL RIENTRO DOPO LA GUARIGIONE - Per il rientro bisognerà
attendere la guarigione clinica (cioè la totale assenza di
sintomi) dell'alunno. La conferma di avvenuta guarigione prevede
l'effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore l'uno
dall'altro. I contatti stretti individuati dal Dipartimento di
prevenzione con le attività di tracciamento dei contatti,
saranno posti in quarantena per 14 giorni dalla data dell'ultimo
contatto con il caso confermato. Stesse modalità anche per
quanto riguarda i lavoratori scolastici.
QUARANTENA PER GLI ALTRI - Se un alunno o un lavoratore
risultasse positivo al Covid-19, il Dipartimento di prevenzione
valuterà la possibilità di prescrivere la quarantena a tutti gli
studenti della stessa classe e all'eventuale personale
scolastico.
EVENTUALE CHIUSURA DELLE SCUOLE - La chiusura di una scuola o
parte della stessa dovrà essere valutata dal Dipartimento di
prevenzione della Asl. (ANSA).