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Controllare il diabete di tipo 1 riduce il rischio di fratture

Sesti (Sid), malattia altera la capacità di formare tessuto osseo

Redazione ANSA ROMA

Tenere sotto controllo il diabete di tipo 1 contribuisce a salvare le ossa da possibili fratture. E' quanto indica un ampio studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism.
    Una maggiore frequenza di fratture è già in passato stata evidenziata nei pazienti con diabete, ma i motivi e l'entità del rischio sono ancora oggetto di studio. Tra le possibili cause, vi sono le complicanze tipiche della malattia e che rendono più facili le cadute, come la neuropatia (che riduce la sensibilità agli arti) e la retinopatia (che riduce la visibilità). Ma non solo.

Ad approfondire il tema sono stati i ricercatori della University Hospital di Basilea, in Svizzera, che hanno esaminato i dati di oltre 47.000 persone con diabete. Di questi, 3.329 presentavano diabete di tipo 1, la forma che si sviluppa nell'infanzia e caratterizzata dalla mancata produzione di insulina; il resto presentava il tipo 2, ovvero legato all'obesità e che si verifica quando il corpo produce abbastanza insulina per trasformare gli zuccheri presenti nel sangue in energia. Hanno così osservato che per le persone con diabete di tipo 1, il rischio di fratture era del 39% più alto quando i livelli medi di zucchero nel sangue erano particolarmente alti rispetto a quando venivano tenuti sotto controllo. "Tale differenza non si verificava nell'altro gruppo di pazienti.

E questo può esser dovuto al fatto che il diabete di tipo 1 è caratterizzato, non solo da un aumentato rischio delle classiche complicanze che danneggiano il rene, la retina e il sistema cardio-vascolare, ma anche da complicanze meno tipiche come quelle che colpiscono direttamente l'osso", chiarisce Giorgio Sesti, Ordinario di Medicina Interna presso l'Università Magna Graecia di Catanzaro. Infatti, "l'insulina possiede azioni di stimolo sulla crescita ossea e una sua carenza può indurre una demineralizzazione dell'osso". Inoltre, prosegue, "il marcato aumento della glicemia può ridurre portare a una riduzione del contenuto minerale dell'osso, ad un'alterazione del metabolismo della vitamina D e a una disfunzione degli osteoblasti, le cellule deputate alla produzione della matrice extracellulare del tessuto osseo". Pertanto, conclude l'esperto della Società Italiana di Diabetologia (SID), "bisogna fare particolare attenzione a mantenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue". 

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