(ANSA) - MILANO, 6 OTT - "Lo sport fa bene, a scuola ancora
di più": è riassunto in questo slogan il risultato di una
ricerca scientifica quinquennale condotta dall'Istituto di
Medicina dello sport di Torino, centro d'eccellenza della Fmsi.
L'indagine, presentata in anteprima a Casa Corriere a Expo, è
stata condotta in collaborazione con la Federazione Italiana
Pallavolo, Miur e Kinder+sport, il progetto di responsabilità
sociale del Gruppo Ferrero che ha come obiettivo la lotta alla
sedentarietà nelle giovani generazioni.
Lo studio ha coinvolto un gruppo campione di scuole primarie
che dal 2009 aderiscono al progetto "1,2,3 Minivolley" della
Fipav, mettendo in luce i benefici dell'attività fisica
programmata e sviluppata con personale qualificato. Grazie
all'attività fisica, il campione ha fatto registrare un
miglioramento complessivo delle capacità motorie e coordinative,
ma, soprattutto, indici significativi di massa corporea in
corrispondenza di una trasformazione da massa grassa a magra.
"I dati relativi ai ragazzi che hanno partecipato a 2 o 3 ore
di educazione fisica aggiuntive a settimana per 5 anni
consecutivi, parlano chiaro" - ha spiegato il direttore dell'
Istituto di Medicina dello Sport di Torino, Piero Astegiano -.
Una volta arrivati alle scuole secondarie (ex prima media), se
paragonati ai coetanei risultano più agili, più coordinati e
soprattutto con valori antropometrici migliori. Insomma, sono
più magri e in forma. E quello che oggi sappiamo con certezza è
che un giovane avviato alla pratica sportiva fin da piccolo,
sarà quasi sicuramente un adulto più sano e consapevole dei
benefici portati dal movimento".
Altro dato significativo emerso dalla ricerca è quello
definito dagli esperti "effetto sedentarietà estivo": "per tutti
i gruppi analizzati - ha riferito Astegiano - durante il periodo
delle vacanze scolastiche, abbiamo rilevato un generale
peggioramento dei valori fisiologici come il peso, la
composizione corporea e la mobilità articolare. Dati che poi
tornavano a migliorare durante il periodo scolastico. Per questo
motivo i bambini non dovrebbero mai smettere di muoversi".
La Fipav ha avuto un ruolo chiave nella ricerca. Alle scuole
sono stati distribuiti kit di avviamento al minivolley (rete,
palloni, elastici, cerchi e conetti) che hanno permesso di
realizzare lo studio. "Questa esperienza - ha detto il
presidente della Fipav, Stefano Bellotti - ci permette di
proiettarci al futuro con nuovi progetti promozionali rivolti al
mondo scolastico e non solo: pochi giorni fa a Expo abbiamo
lanciato 'S3', una nuova progettualità che rinnova le proposte
di gioco rivolte al mondo dei giovani e che prevede la formula
del 3 contro 3 a partire dalla scuola primaria fino alla scuola
secondaria di secondo grado". Alla luce di questi progetti, ha
concluso Bellotti, "è più forte in noi la convinzione e la
consapevolezza che siamo sulla strada giusta. In questo senso
potremmo dire di essere stati un po' precursori della riforma
'la Buona Scuola'".
All'incontro hanno partecipato anche la dottoressa Agata
Dziarnowska, rappresentante del Dipartimento Education and
Culture della Commissione Ue, e il responsabile globale del
progetto Kinder+sport, Alessandro Nervegna. (ANSA).
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