La storia dell'Expo Mondiale

La storia di Expo in 34 edizioni

In mostra dal cellulare al ketchup, dalla tv al computer

Expo Torino 1911: il manifesto dell'Esposizione Internazionale delle Industrie e del Lavoro © Ansa

La storia delle esposizioni universali inizia nel 1851 quando - in piena era vittoriana - l'Inghilterra, anzi l'impero Britannico, decide di ospitare un’ Expo che mostri la sua potenza industriale. Da allora sono in tutto 34 le esposizioni universali riconosciute dal Bie, l'organismo internazionale che sovrintende all’ Expo. Fra queste non compare quella di Roma del 1942 annullata a causa della Seconda guerra mondiale. Le prime 22 Esposizioni, che si sono svolte fino al 1933, sono definite 'storiche'.

     La prima Expo di Londra si chiama Great Exhibition of the Works of Industry of All Nations, ovvero grande esibizioni dei lavori dell'industria di tutte le nazioni. Fra i partecipanti manca l'Italia, non ancora diventata nazione, ma ci sono il Granducato di Toscana e lo Stato pontificio. L'evento - per cui gli inglesi costruiscono il Crystal Palace, un edificio di vetro e ferro che verrà distrutto dal fuoco il 30 novembre 1936 - è un grande successo. I visitatori sono sei milioni 39.195 e i guadagni consentono di far partire i lavori per il Victoria & Albert Museum, per il Museo della Scienza e il museo di Storia naturale di Londra.

    Quattro anni dopo, nel 1855, è la volta di Parigi. I visitatori sono cinque milioni 162.330 e fra i 'successi' dell'esposizione si annovera la classificazione dei vini Bordeaux. Nel 1862 la manifestazione torna a Londra, nella zona di South Kensington, nuovamente con più di sei milioni di visitatori e in mostra, fra le altre novità della tecnica, il caucciù utilizzato per fabbricare gomma. Nel 1867 di nuovo ad essere protagonista è la Francia con una Expositions universelle d'art et d'industrie a Parigi che conquista circa 15 milioni di visitatori, mettendo in mostra, fra l'altro, gli ascensori Otis e segnando la comparsa sulla Senna dei bateaux mouches per i turisti. Nel 1873 l'esposizione è ospitata dall'impero Austro-ungarico, a Vienna nella zona del Prater, con 7 milioni 255 mila visitatori.

    Nel 1876 per la prima volta sono gli Stati Uniti ad organizzare l'Expo. Questa volta a Philadelphia, in una edizione con circa 11 milioni di visitatori che ha segnato, fra l'altro, la presentazione al grande pubblico del ketchup. Due anni dopo, nel 1878, l'Expo torna a Parigi, nella zona del Campo di Marte su 66 acri di terreno, ormai ben più della costruzione del Crystal Palace. Una manifestazione vista da 13 milioni di persone, che possono ammirare il fonografo di Edison e anche la testa della Statua della Libertà, che ora svetta a New York. Nel 1880 è la volta di Melbourne in Australia, con un milione 330.297 'turisti'. Otto anni dopo, nel 1888, tocca alla Spagna a Barcellona, con una manifestazione visitata da 2,3 milioni di persone.

   E' dell'anno successivo però l'Expo forse più famosa di tutti i tempi: quella di Parigi del 1889, visitata da 32 milioni di persone. Per il centenario della rivoluzione francese gli organizzatori approvano la costruzione di una torre in ferro di 324 metri, la torre Eiffel, che doveva essere smontata dopo la manifestazione ed è ancora oggi simbolo di Parigi e della Francia. In quella edizione una delle attrazioni di maggior successo è però lo spettacolo di Buffalo Bill nel quale compare anche il leggendario capo Sioux Toro Seduto, Calamity Jane e Alce Nero.

   Nel 1893 l'Expo si trasferisce negli Stati Uniti, a Chicago, per la 'World Columbian Exposition', che celebra i quattrocento anni dalla scoperta dell'America. I visitatori sono oltre 20 milioni, gli edifici costruiti molteplici, fra questi la prima ruota panoramica in metallo del mondo. Fra le invenzioni in mostra un antesignano della cerniera, una cucina elettrica con lavapiatti, il primo tapis roulant e anche il rullino per la macchina fotografica inventato dalla Kodak. L'Expo di Bruxelles del 1897 è visitata da 7,8 milioni di curiosi nei due siti collegati fra loro da una linea di tram: un sito nel parco del Cinquantenario e uno a Tervuren, una sezione coloniale dedicata al Libero Stato del Congo di proprietà personale di Leopoldo II.

   Nel 1900 l'esposizione ritorna a Parigi. E, con i suoi 216 ettari di superficie, viene salutata da un numero record di visitatori, oltre 50 milioni, che possono fra l'altro apprezzare il cinematografo dei fratelli Lumière. Ancora oggi la città porta i segni di questa esposizione, in vista della quale sono stati costruiti la Gare de Lyon, la Gare d'Orsay (che ora ospita il musée d'Orsay), il Petit Palais, il Grand Palais e anche il ponte Alessandro III. Nel 1904 la manifestazione si tiene a Saint Louis per celebrare i cento anni dall'acquisto della Louisiana da parte degli Stati Uniti. L'Expo, su un'area di 1.200 acri, ha 19 milioni di visitatori, che possono vedere il telegrafo senza fili e il cannone Krupp. Ma la manifestazione decreta anche il successo di alcuni generi di largo consumo come gli hot dog e lo zucchero filato. Per i settantacinque anni dell'indipendenza belga l'esposizione si svolge, nel 1905 a Liegi.

    L'anno dopo, il 1906, tocca all'Italia con una esposizione, a Milano visitata da oltre 5,5 milioni di turisti e, dedicata ai trasporti, con tanto di padiglione aeronautico. L'Expo milanese celebra il traforo del Sempione, che ha permesso il collegamento diretto in treno fra Milano e Parigi. Ancora oggi si possono vedere alcune delle eredità lasciate dall'Expo come il parco Sempione, e l'acquario civico, uno dei 225 nuovi edifici costruiti per l'occasione. Nel 1910 la manifestazione universale torna a Bruxelles per una edizione visitata da 13 milioni di turisti, nonostante sia funestata da un vasto incendio nella notte di ferragosto.

   Nel 1911 è la volta di Torino con 'L'esposizione internazionale industria e lavoro' voluta per i cinquant'anni dell'unità d'Italia. Fra gli eventi dell'esposizione l'inaugurazione del campo volo di Mirafiori con la Gara d'aviazione Roma-Milano. Due anni dopo, nel 1913, è la volta di Ghent, per una Expo vista da 9 milioni e 500 mila persone durante la quale è stato istituito il primo servizio aereo postale del Belgio. La 'Panama Pacific International Exposition' si svolge, invece, a San Francisco nel 1915 per celebrare il completamento del canale di Panama. Per l'occasione i 18,8 milioni di visitatori possono ammirare la Liberty Bell, spostata per l'occasione da Philadelphia mentre, per permettere a chi era sulla costa occidentale di ascoltare il rumore dell'oceano Pacifico, viene realizzata una linea telefonica con New York. Ancora oggi i turisti che vanno a San Francisco possono ammirare il Palace of Fine Arts progettato per l'esposizione.

   Nel 1929 l'Expo è di nuovo a Barcellona e anche in questo caso si possono ancora ammirare alcuni degli edifici costruiti per l'occasione come il Palau Nacional. Per il centenario dalla propria fondazione, Chicago nel 1933 ospita la Century of Progess International Exhibition, l'esposizione del secolo di progresso, che ha oltre 48 milioni di visite ed è dedicata all'innovazione tecnologica. Il suo successo è tale che dopo la chiusura del novembre 1933 viene riaperta per altri cinque mesi dal primo giugno al 31 ottobre 1934. Nel 1935 l'esposizione è ancora a Bruxelles, per i cinquant'anni dell'istituzione dello Stato libero del Congo, una manifestazione a cui vanno circa 20 milioni di persone.

    L'ultimo anno in cui l'esposizione universale si svolge a Parigi è il 1937 con in mostra al Padiglione spagnolo, Guernica di Picasso. A ricordare questa ultima volta parigina c'è il Palais de Chatillot, dove nel 1948 l'assemblea generale delle Nazioni Unite ha firmato la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Due anni dopo, nel 1939, Expo torna in America, a New York con una manifestazione dedicata all' 'Alba di domani' in cui la televisione è uno dei protagonisti. il discorso del presidente Franklin Delano Roosevelt viene, infatti, mandato in onda in tv. Ma in mostra si possono osservare altre novità come il nylon, l'aria condizionata e le fotografie a colori. Nei due anni dell'esposizione (che è rimasta aperta da aprile ad ottobre nel '39 e anche nel '40) sono più di 44 milioni i visitatori. Dieci anni più tardi, nel 1949, la manifestazione si svolge ad Haiti, a Port-Au-Prince per celebrare il bicentenario della fondazione.

   A Bruxelles la manifestazione torna nuovamente nel 1958. E si tratta di un’Expo di svolta fra le antiche Expo piene di fiducia verso il progresso e quelle moderne, più attente anche alla sostenibilità. La fine degli anni '50 è l'epoca in cui è stata appena creata la Comunità economica europea e lo Sputnik è andato in orbita. Proprio lo Sputnik è una delle attrazioni dell'Expo visitata da oltre 41 milioni di persone. Simbolo dell'esposizione - e tutt'ora di Bruxelles - è l'Atomium, una costruzione in acciaio che rappresenta i nove atomi di un cristallo di ferro. E' diventato simbolo della città anche lo Space Needle, torre di 184 metri costruita a Seattle per l'esposizione del 1962. Per gli Stati Uniti un'occasione per mostrare i loro progressi nello spazio e per i 9 milioni di visitatori un'opportunità di vedere i progressi di grandi aziende, come i computer dell'Ibm. Nel 1967 a Montreal una delle attrazioni più visitate è la capsula originale in cui Juri Gagarin andò in orbita. Tredici milioni di persone si mettono in coda per poterla vedere, mentre i visitatori dell'esposizione sono in tutto 50 milioni, un record assoluto considerando che gli abitanti del Canada all'epoca sono solo 20 milioni.

   La prima esposizione universale asiatica si svolge a Osaka nel 1970. I visitatori, che possono ammirare un modello di treno ad alta velocità capace di toccare i 500 km/h, il modello di un reattore nucleare e una prima versione del telefono cellulare, sono oltre 64 milioni. Il sito, su una superficie di 330 acri, è diviso in quattro sezioni che introducono temi come 'un miglior uso dei doni della natura'. Nel 1992 - a 500 anni dalla scoperta dell'America - Expo si svolge in Spagna, a Siviglia, e ha come tema L'era delle scoperte. I visitatori sono più di 41 milioni, ma questo non impedisce anni di polemiche per i costi e il degrado in cui sono lasciate alcune aree del sito espositivo.

   Nel 2000 Expo arriva in Germania ad Hannover, con una coda di proteste da parte di chi non vuole l'esposizione. Sono attese 40 milioni di persone ma i visitatori alla fine sono solo 18 milioni. Nonostante questo, l'esposizione tedesca ha alcuni lasciti importanti. Alla città lascia nuove strade, linee di tram aumentate e un terzo terminal all'aeroporto. Alle Expo future un nuovo approccio e soprattutto i 'principi di Hannover' per la costruzione dei padiglioni tenendo conto del loro impatto ambientale e della sostenibilità.

   Nel 2010 Expo è sbarcata a Shanghai, per l'edizione dei record. I visitatori sono stati più di 73 milioni, la maggior parte cinesi, che hanno perlustrato i 530 acri dell'esposizione per vedere da vicino almeno uno scorcio di mondo, grazie agli oltre 190 Paesi partecipanti. Nel 2015 è la volta di Milano, mentre nel 2020 toccherà a Dubai.

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