(ANSA) - MILANO, 17 SET - La salute parte anche (e
soprattutto) dalle piccole cose, come le attenzioni quotidiane
che si possono mettere in atto ad esempio in cucina. A
cominciare dal frigo, alleato prezioso per conservare i cibi, ma
che ha bisogno delle giuste accortezze perché tutto funzioni al
meglio. Ed è questo il tema che alcuni esperti dell'Istituto
Zooprofilattico Sperimentale di Torino hanno affrontato oggi a
Expo, nello Spazio Scuole del Padiglione Italia, all'interno
degli incontri organizzati dal Ministero della Salute.
Lo spunto da cui partire è "La finestra sul frigorifero", una
piéce teatrale che ha tra i suoi protagonisti uova, gamberetti,
sedani e carne, ma anche batteri come lo stafilococco e la
salmonella, che potrebbero annidarsi nei cibi mal conservati.
"Questo - racconta Manila Bianchi, medico veterinario
dell'Istituto - è il nostro modo di raccontare ai ragazzi quei
semplici accorgimenti per conservare al meglio gli alimenti. E
per spiegare loro, ad esempio, il perché la carne cruda non vada
mai messa nei ripiani alti del frigo, o che le uova è meglio non
conservarle sugli scomparti del portellone, perché lì la
temperatura è più soggetta a sbalzi".
Ci sono anche alcuni miti da sfatare, che a volte arrivano
anche dalle osservazioni degli stessi ragazzi: come nel caso
delle mamme che in inverno scaldano le vivande lasciandole per
ore sul calorifero, o quelle che conservano le torte salate o
gli arrosti nel forno spento, pensando sia il luogo migliore.
"Il cibo - conclude l'esperta, che ha condotto la giornata
divulgativa insieme ai colleghi Amaranta Traversa e a Guerrino
Macori - contiene microorganismi, sia 'buoni' che 'cattivi'.
Metterli in frigo permette di 'addormentare' quelli cattivi,
evitando che proliferino: è bene quindi, non appena i cibi hanno
raggiunto la temperatura ambiente, riporli subito nel
frigorifero se non dobbiamo consumarli subito". (ANSA).
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