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Rifiuti: impianti a Caserta, interrogazione a Cingolani

Redazione ANSA CASERTA
(ANSA) - CASERTA, 24 MAR - "L'area scelta dal Comune di Caserta per costruire due nuovi impianti di trattamento e riciclo di rifiuti, è sostanzialmente la stessa dove inizialmente si voleva costruire il biodigestore, ma ad una mia interrogazione l'ex Ministro dell'Ambiente Galletti rispose che la zona era potenzialmente inquinata". È quanto afferna la senatrice casertana del gruppo "Misto" Vilma Moronese, Presidente della XIII commissione permanente ambiente e territorio del Senato, che interviene sulla vicenda dei due nuovi impianti per il trattamento di rifiuti differenziati che il Comune di Caserta vuole realizzare nell'area già fortemente compromessa dal punto di vista ambientale di Lo Uttaro, dove esistono discariche e altri siti di rifiuti oggi chiusi ma usati fino a pochi anni fa.

Già ieri l'ex sindaco di Caserta Pio Del Gaudio, in qualità di consigliere comunale di opposizione, aveva fortemente criticato la scelta della giunta guidata da Carlo Marino circa la localizzazione dei due impianti, chiedendo di modificarla. E oggi arriva la presa di posizione dell'ex Cinque Stelle Moronese, che sulla vicenda ha presentato un'interrogazione al ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani insieme ai senatori Di Micco, Lannutti, Angrisani, Lezzi, Giannuzzi, La Mura e Morra. La Moronese ricorda come già per il Biodigestore "il Comune all'epoca fece retromarcia su quella zona e spostò l'impianto a Ponteselice, parliamo di febbraio 2018; oggi le cose però potrebbero essere cambiate, ed è per questo che ho inviato una nuova interrogazione al Ministero della Transizione Ecologica su questo progetto del Comune, che vorrebbe accedere a 20 milioni di euro e costruire nell'ex mattatoio a Lo Uttaro due nuovi impianti di trattamento di rifiuti con i fondi del PNRR".

"Le particelle catastali che il Comune ha indicato nel progetto - prosegue Moronese - sembrano essere a cavallo di aree che erano occupate in parte da siti di trasferenza del consorzio provinciale dei rifiuti dell'epoca, e in parte da una ex discarica, proprio di fianco a quella più famosa che è l'invaso principale di Lo Uttaro che fu posto anche sotto sequestro, e che rappresenta ancora oggi il simbolo dell'epoca dell'emergenza rifiuti a Caserta. Una ferita dolorosa che i cittadini, i comitati e le associazioni sentono forte ancora oggi perché evoca tante battaglie e manifestazioni a difesa della salute e dell'ambiente". Nell'interrogazione vengono riportati gli ultimi dati disponibili del Piano Regionale di bonifica dai quali emergerebbe che la zona in oggetto, sarebbe ancora contrassegnata come potenzialmente contaminata. (ANSA).

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