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Ddl concorrenza: Wwf, così privatizza i servizi pubblici

L'articolo 6 va cambiato, è in contrasto col referendum del 2011

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 21 FEB - Con il disegno di legge sulla concorrenza "la concessione ai privati dei servizi pubblici diventerà la regola, mentre la gestione pubblica sarà l'eccezione". Lo ha denunciato Wwf Italia in una recente audizione alla Commissione Industria del Senato. Wwf Italia propone di stralciare l'articolo 6 del ddl - che conferisce delega al Governo ad adottare un decreto legislativo di riordino della materia dei servizi pubblici locali - chiedendo di rinviare la trattazione di un tema tanto complesso ad un intervento legislativo che riparta dalla proposta di legge di iniziativa popolare del 2007 e che è stata ripresentata anche nella legislatura attuale.

Nello specifico il WWF Italia osserva che per l'articolo 6 "se un comune o un gruppo di comuni vogliono continuare a fornire l'acqua potabile, smaltire i rifiuti, gestire i trasporti pubblici e l'igiene urbana in house attraverso le proprie aziende dovranno spiegare alla Autorità Garante del Mercato perché vogliono ricorrere alla gestione pubblica, invece che affidarsi ai privati".

Questo articolo, per la ong, "contrasta con il pronunciamento degli italiani" al referendum del 2011 "per cui va stralciato o, in subordine, va modificando obbligando i Comuni a motivare qualunque scelta intendano fare (gestione pubblica o affidamento al mercato)". (ANSA).

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