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Wildlife Research Center, sulla Maiella veterinari e biologi

Nel Parco due settimane di formazione e scambi scientifici

Redazione ANSA CARAMANICO TERME
(ANSA) - CARAMANICO TERME, 29 SET - Si sono appena concluse due settimane intense di iniziative scientifiche e formative presso il Wildlife Research Center, nella Sede Scientifica di Caramanico Terme (Pescara) del Parco nazionale della Maiella. Il centro di ricerca del Parco si conferma e si consolida quale sede di iniziative di approfondimento scientifico, scambio culturale e di formazione specialistica, soprattutto sui temi della Medicina della Conservazione, dell'ecologia delle malattie della fauna selvatica e su diversi ambiti specialistici medico veterinari. Solo nelle ultime due settimane i veterinari e i biologi del Parco hanno ospitato tre diverse iniziative formative e di approfondimento scientifico. La prima è stata la formazione per i medici veterinari del Master di Scienze Forensi Veterinarie dell'Università Federico II di Napoli, coordinata dal professor Orlando Paciello, coadiuvata dal dottor Rosario Fico, responsabile del Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria. Una disciplina di grande interesse e attualità, per la quale si formano medici veterinari impegnati nella diagnostica forense, in casi di maltrattamento o di reati nei confronti della fauna selvatica.

La seconda iniziativa formativa è stata quella della Scuola di Specializzazione in Sanità Animale dell'Università di Teramo, Facoltà di Medicina Veterinaria, coordinata dalla professoressa Cristina di Francesco, che è stata ospite del Wildlife Research Center per una settimana di approfondimenti sui temi della sorveglianza sanitaria e la gestione degli ungulati selvatici. Quasi contemporaneamente a quest'ultimo evento formativo sono stati ospiti del Parco gli scienziati dell'Irstea Centre de Nogent-sur-Vernisson, con Nadege Bonnot, Mark Hewison, Nicolas Morellet e Nathan Ranc del CEFS (Comportement et Ecologie de la Faune Sauvage) dell'INRAE di Tolosa, in Francia, insieme al professor Stefano Focardi dell'Istituto dei sistemi complessi del CNR di Sesto Fiorentino e Francesca Cagnacci alla Fondazione Mach a San Michele all'Adige (Trento) per approfondimenti e scambi rispetto al progetto di collaborazione Italo Francese (programma Galileo) "Plasticity of migration in two ungulates species across Europe in the context of global change".

Il Wildlife Research Center del Parco si conferma punto di riferimento nazionale e internazionale per la formazione universitaria specialistica e nel favorire interscambi e collaborazioni scientifiche sui temi dell'ecologia della fauna selvatica, delle discipline medico veterinarie applicate alla gestione faunistica e della medicina della conservazione.

(ANSA).

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