(ANSA) - ROMA, 28 MAG - "Tre mesi di lockdown non sono
bastati al mare per poter notare dei cambiamenti visibili". E'
il commento finale degli esperti che hanno partecipato
all'operazione "Il mare al tempo del Coronavirus", indetta dalla
ong Marevivo e dal Ministero dell'Ambiente.
Una squadra di specialisti formata dai nuclei subacquei dei
Carabinieri, della Guardia Costiera, della Polizia di Stato e
dalla Divisione sub di Marevivo, coordinati per la parte
scientifica da Ferdinando Boero, professore ordinario di
Zoologia dell'Università Federico II di Napoli e da Enzo
Saggiomo, direttore della Fondazione Dohrn, hanno scandagliato i
mari della nostra Penisola per osservare, documentare, filmare
cosa stava succedendo nei fondali marini durante il periodo in
cui le attività dell'uomo erano ridotte e quasi nulle.
"Purtroppo nelle immagini che ci sono state sottoposte - si
legge in un comunicato di Marevivo - abbiamo registrato
l'impatto delle attività umane come rifiuti di ogni genere: reti
abbandonate, reste di plastica utilizzate nella mitilicoltura,
batterie, pneumatici e per ultimi anche mascherine e guanti,
conseguenze della Covid 19".
"Positivo però l'aumento del numero dei pesci, divenuti meno
diffidenti nell'avvicinarsi ai sub - prosegue la nota -, e
straordinaria la registrazione dei suoni, effettuata dagli
idrofoni posizionati nei fondali in un mare in perfetto
silenzio. Aragoste, corvine, cernie e saraghi ci hanno fatto
ascoltare i loro suoni, la loro voce. Queste registrazioni
testimoniano un punto fermo: il mare senza alcun tipo di
inquinamento acustico di origine antropica. Un dato questo di
grande importanza e interesse scientifico".
L'operazione è partita spinta dai fenomeni che già nei primi
giorni di lockdown si erano verificati, come squali nei porti,
delfini e balene vicinissimi alle coste, pesci nei canali di
Venezia tornati trasparenti. Immagini video diventate
immediatamente virali.
In tutto sono state 100 le ore di immersione in 30 siti, con
l'impiego di 60 sub. Sono state 15 le ore di girato per
documentare l'operazione e oltre 300 le ore di registrazioni con
gli idrofoni. (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
