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Pesci piccoli e smunti prenderanno sopravvento degli oceani

La perdita di biodiversità a causa dell'acidificazione

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 7 LUG - Pesci piccoli e smunti, non proprio appetibili, prenderanno in futuro il sopravvento degli oceani: lo prevede uno studio australiano secondo il quale sarà questa la conseguenza principale della perdita di biodiversità marina dovuta al cambiamento chimico delle acque prodotto dal maggior assorbimento di anidride carbonica (CO2).

A fare le spese maggiori dell'acidificazione degli oceani, spiegano i ricercatori dell'Università di Adelaide, saranno i grossi predatori intermedi dei mari, mentre prolifereranno le specie piccole considerate "erbaccia": ci saranno tanti pesci di questo tipo ma nessuno vorrà davvero mangiarli, spiegano gli scienziati, un po' come accade oggi con ratti e scarafaggi sulla terraferma. Uno scenario che si potrà evitare, o per lo meno allontanare, sottolineano, cercando di ridurre fin da oggi la pesca dei predatori intermedi.

Pubblicato su Current Biology, lo studio è giunto a queste conclusioni esaminando per un periodo di tre anni le interazioni tra varie specie di pesci in ambienti naturali in corrispondenza di bocche vulcaniche sottomarine. Luoghi in cui la concentrazione di CO2 è simile a quella prevista per fine secolo negli oceani come conseguenza dell'acidificazione. A far sparire i predatori di taglia media anche la scomparsa di alghe e kelp, loro habitat. (ANSA).

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