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Auto elettriche, previsto calo globale vendite del 43%

Per Wood Mackenzie solo 1,3 milioni nel mondo a fine 2020

Redazione ANSA ROMA

L'azienda britannica di analisi Wood Mackenzie prevede per il 2020 un vero 'crollo' delle vendite di veicoli elettrici nel mondo, che scendendo da 2,2 milioni di unità del 2019 a 1,3 milioni faranno segnare un deciso -43%. Gli analisti di Wood Mackenzie sottolineano che il 2020 era iniziato con una tendenza opposta, come dimostrava l'aumento del 121% delle vendite in Europa di veicoli elettrici a gennaio, mentre il mercato generale era cresciuto appena del 7%. Tale tendenza era proseguita fino a febbraio, ma si è arrestata drasticamente verso la fine del primo trimestre. Secondo la società britannica specializzata in studi sul settore dell'energia, a influenzare negativamente il settore EV sono il calo del prezzo del petrolio, che riflettendosi sui costi dei carburanti rende ancora più 'antieconomico' il passaggio all'elettrico per percorrenze annue non elevate, e soprattutto l'incertezza legata alla crisi economica globale da Covid-19.

Esperti, frenare la transizione è rischioso. Frenare o rinviare la transizione tecnologica verso la mobilità elettrica in questo momento di crisi da coronavirus "è rischioso" per l'Italia. Mentre nel mondo l'azienda britannica di analisi Wood Mackenzie prevede per il 2020 un crollo del 43% delle vendite di veicoli elettrici, in Italia l'associazione Motus-E, piattaforma trasversale tra industria, mondo accademico e associazionismo ambientale nata per promuovere la mobilità elettrica, sostiene che è necessario non fermare il passaggio alle auto 'a zero emissioni'.

L'organizzazione, dicendosi consapevole che il settore dell'automotive è stato sconvolto dalla pandemia Covid-19, sottopone una serie di proposte al governo per rafforzare il ruolo dell'Italia nel passaggio alla mobità elettrica.

Rafforzare l'ecobonus per i veicoli a zero e basse emissioni, in particolare servirebbero 200 milioni per il 2020 con consegne entro i primi 6 mesi del 2021; una 'cura choc' per sostenere le piccole, medie e grandi imprese che decidono di ripartire investendo i mezzi di trasporto ecologici; decarbonizzare la logistica urbana, incentivando l'acquisto i veicoli da trasporto merci elettrici. Queste alcune delle proposte di Motus-E che dedica in un capitolo a parte del suo pacchetto di richieste al sostegno alle infrastrutture di ricarica: in particolare sottolinea la necessità di supportare la ricarica a casa e in ufficio, e di realizzare una rete nazionale efficiente e capillare. Non manca poi il supporto all'offerta, innanzitutto creando, rendendo vantaggiosi e diffondendo strumenti di aggregazione per le Pmi; infine, viene chiesto di prevedere sgravi fiscali e contributivi per l'assunzione di tecnici specializzati nei settore della mobilità elettrica.

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