(ANSA) - CAGLIARI, 11 GEN - Continuano a viaggiare sui social
le polemiche scoppiate in Sardegna per la deroga concessa ai
cacciatori per gli spostamenti fuori dal proprio Comune di
residenza nei giorni di fascia rossa. Il governatore Christian
Solinas ha firmato l'ordinanza sabato notte, dando il via libera
all'attività venatoria nella giornata di domenica 10. Lo stesso
hanno fatto l'Umbria e il Molise. Il provvedimento di deroga
vale in Sardegna fino al 15 gennaio, ma nel frattempo l'Isola è
tornata in fascia gialla fino alla stessa data, senza quindi
limitazioni negli spostamenti all'interno dell'Isola.
L'ordinanza però potrebbe essere prorogata se nel Dpcm atteso
per il 16 gennaio l'Isola passerà nelle fasce più restrittive.
Tra i primi a contestare la decisione di Solinas, scaturata
da un pressing della Lega, gli ambientalisti del Gruppo di
intervento giuridico (Grig), secondo i quali "l'ordinanza viola
palesemente le disposizioni del decreto-legge 1/2021 e del Dpcm
3 dicembre 2020 richiamato", annunciando di aver chiesto al
Governo provvedimenti "che ripristino la legalità". Parla di "
contrapposizione alle norme anti Covid" Angelo Bonelli dei
Verdi, mentre per il deputato nuorese del M5s Alberto Manca il
provvedimento è illegittimo perchè "si consente ad una specifica
categoria di poter infrangere le leggi dello Stato volte alla
tutela della salute pubblica e di andare incontro a pericoli di
contagio".
Diversa la posizione del Centro Studi Agricoli che ritiene
"giusta" l'ordinanza, premettendo "che l'esercizio della caccia
in tale periodo non ha ricevuto nessuna limitazione: l'unica
limitazione ingiusta riguardava i cacciatori residenti nei
comuni sopra i 5.000 abitanti, che non potendo spostarsi non
potevano esercitare un loro diritto". (ANSA).
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