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Governo ci ripensa,cade emendamento sugli animali da circo

L'emendamento Ranucci- Fasiolo voleva solo ridurli

Redazione ANSA

ROMA - Il governo cambia parere sull' emendamento alla Delega per il codice dello spettacolo che avrebbe portato non all'eliminazione, ma solo alla riduzione degli animali nei circhi. E dopo aver dato il via libera nei giorni scorsi oggi si dice contrario. Così, complice anche l' assenza del proponente, l'emendamento può considerarsi decaduto. Viva soddisfazione viene espressa dalla presidente del gruppo Misto Loredana De Petris che "ringrazia tutti i senatori" che si sono impegnati con lei per la "difesa degli animali".

Lav, emendamento decaduto prima importante vittoria
"Quella di oggi è la prima importante vittoria delle quattro necessarie per l'eliminazione dell'uso degli animali nei circhi cosi come hanno già fatto altri 50 Paesi nel mondo". Lo sottolinea in una nota la Lav, riferendosi all'emendamento che oggi è stato dichiarato decaduto in Commissione Cultura del Senato. "L'emendamento Ranucci-Fasiolo (Pd) - rileva la Lav - avrebbe annullato il cambiamento previsto nel Disegno di Legge 2287-bis del Ministro Franceschini. È un primo Sì all'abolizione della esibizione degli animali nei circhi". "Grazie alle iniziative sostenute dalla Lav nei giorni scorsi - sostiene l'associazione animalista -, e alla mobilitazione di parlamentari di tutti i gruppi, il governo ha cambiato il parere favorevole all'emendamento dato precedentemente dal Sottosegretario Cesaro, sostituito oggi in Commissione dalla Sottosegretaria Bianchi". "Siamo molto soddisfatti per l'esito di questo primo round - conclude la Lav - terremo alta la guardia affinchè il voto dell'Aula previsto per fine mese confermi quanto chiede la stragrande maggioranza degli italiani, l'effettiva tutela degli animali e il rilancio dello spettacolo circense umano".

Bernini (M5s), stop uso animali, governo accolga Pdl
"Dopo anni di discussioni inutili e di sconti sulla pelle degli animali è ora che questo Governo decida da che parte stare, rifiutando la violenza sugli animali e il loro uso negli spettacoli circensi, ma non solo a chiacchiere". Lo dice il portavoce parlamentare del Movimento Cinque Stelle alla Camera Paolo Bernini, che prosegue: "La discussione di oggi al Senato sui circhi ricorda chiaramente che nessun provvedimento è mai stato garantito in favore degli animali, nonostante le dichiarazioni degli pseudo animalisti del PD. Noi, gli animalisti veri, e soprattutto gli animali, siamo stanchi di dichiarazioni elettoral-propagandistiche e zero risultati. Non ha più alcuna motivazione accettabile la detenzione di elefanti, felini, ippopotami, scimmie e primati, giraffe etc. negli squallidi carrozzoni, spesso anche privi dei dovuti arricchimenti ambientali. Mentre la visione antieducativa per i bambini di tristi animali a cui è stato sottratto il diritto naturale di nascere e di vivere liberi è la riproposizione di una cultura obsoleta e basata sullo sfruttamento dei più fragili. Sarebbe inoltre evidente il rischio per la salute e per l'incolumità pubblica - aggiunge Bernini -: elefanti e tigri ad un metro dagli spettatori, con il rumore, la musica, luci e applausi non solo rappresentano una condizione che non rispetta le reali esigenze ecologiche degli animali, ma è chiaramente una situazione che costituirebbe un costante potenziale pericolo per le possibili reazioni degli animali, per altro più che giustificabili. È ora di porre fine ad uno spettacolo anacronistico, mortificante e tristissimo in cui gli animali - conclude il deputato - sono costantemente coercizzati. Non c'è più spazio, in una società civile, per il lucro sulla pelle degli animali".

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