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Da 2007 prodotti 7 mld smartphone, come 1 anno energia India

Rapporto Greenpeace per fiera mondiale mobile a Barcellona

Redazione ANSA ROMA

(di Stefano Secondino)


Dal 2007, quando Steve Jobs lancio' il
primo iPhone sul mercato, sono stati prodotti 7,1 miliardi di
smartphone. Per fabbricarli, e' stata consumata tanta energia
quanta ne serve all'India in un anno. Ogni dispositivo dura in
media 26 mesi, quindi ogni anno i telefonini generano tre
milioni di tonnellate di rifiuti elettronici. E solo una minima
parte di questi, il 16%, viene riciclata.
I dati li ha tirati fuori Greenpeace Usa all'inaugurazione
del World Mobile Congress di Barcellona, il piu' grande evento
mondiale sulla telefonia mobile dove ogni anno le principali
aziende tecnologiche non mancano di lanciare nuovi smartphone.
Il titolo del rapporto dell'Ong presentato in Catalogna e'
eloquente: "Da intelligente (smart in inglese, ndr) a stupido,
l'impatto globale di 10 anni di smartphone". Per Greenpeace, il
mercato produce troppi telefonini e li rottama troppo presto,
consumando uno sproposito di energia e generando un mare di
rifiuti inutili. E questi, non riciclati, inquinano l'ambiente.
I numeri, in sintesi, sono questi. Dal 2007 a oggi sono stati
prodotti 7,1 miliardi di smartphone. Solo nel 2014 sono stati
generati tre milioni di tonnellate di rifiuti elettronici
derivanti questi dispositivi. Ma meno del 16% di questi rifiuti
viene riciclato. In dieci anni, circa 968 TWh (terawattora) sono
stati usati per produrre smartphone, l'equivalente del
fabbisogno energetico di un anno in India.
Negli Stati Uniti, i cellulari vengono usati per un periodo
medio di 26 mesi. Solo due modelli su tredici, fra quelli
esaminati da Greenpeace Usa e iFixit, avevano batterie
facilmente sostituibili. In genere, quando la batteria non
funziona piu', i consumatori devono sostituire il telefono.
Nel 2020 le persone che possiederanno uno smartphone saranno
6,1 miliardi, il 70% della popolazione globale. "Se tutti gli
smartphone prodotti nell'ultimo decennio fossero ancora in uso -
commenta Elizabeth Jardim di Greenpeace Usa - ce ne sarebbero
abbastanza per ogni persona sul pianeta. Quando si considerano
tutti i materiali e l'energia richiesta per realizzare questi
dispostivi, la loro durata e il basso tasso di riciclo, diventa
chiaro che non possiamo continuare su questa strada. Abbiamo
bisogno di dispositivi che durino piu' a lungo e, in sostanza,
abbiamo bisogno di aziende che adottino un nuovo modello di
produzione circolare".
Greenpeace in particolare chiede a Samsung di "impegnarsi
pubblicamente al riciclo del Galaxy Note 7s, riducendo al minimo
l'impatto sulle persone e sull'ambiente. Invece - commenta la
Ong - non e' ancora chiaro cosa intenda fare con i 4,3 milioni di
telefonini che ha ritirato dal commercio".

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