(ANSA) - ROMA, 30 DIC - «Lo smog nelle città italiane si
combatte con una maggiore presenza di alberi. Più vegetazione e
meno polveri sottili, non è uno slogan ma una strategia nel
lungo periodo per ridurre un problema ormai annoso. Purtroppo il
rapporto alberi-cemento è sbilanciato dalla parte di
quest'ultimo, serve riprogettare città più verdi ed
ecosostenibili, città a misura d'uomo, per migliorare la qualità
della vita dei nostri figli». E' quanto sottolinea Andrea Sisti,
presidente Conaf (Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori
Agronomi e Dottori Forestali), intervenendo nel dibattito
sull'inquinamento delle principali città italiane.
Alberi e piante, - sottolineano gli agronomi - svolgendo
un'azione filtrante nei confronti delle principali sostanze
inquinanti gassose e il particolato atmosferico, sono in grado
di rimuoverne quantità consistenti, come nel caso delle polveri
sottili. «Il verde urbano - aggiunge Sisti - è essenziale per la
mitigazione dell'inquinamento atmosferico. Dobbiamo iniziare a
parlare di agronomia urbana e di arboricoltura urbana nella
progettazione della città del futuro». Ed in questo nuovo
approccio culturale, la Legge 10 (del 14 gennaio 2013) sulle
"Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani" che ha portato
al Comitato per lo sviluppo del verde pubblico istituito dal
Ministero dell'Ambiente, di cui fa parte il presidente degli
Agronomi, potrà avere un ruolo determinante. «Fino ad oggi -
conclude Sisti - abbiamo avuto norme passive, oggi è il momento
di gestire e riqualificare, bisogna avere il coraggio di
intervenire in maniera attiva come professionisti, incidendo
nella riqualificazione delle città».(ANSA).
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