L'emergenza smog "difficilmente sarà risolta solo con gli interventi sporadici che le amministrazioni propongono in fase d'emergenza tra targhe alterne, blocchi del traffico, mezzi pubblici gratis e nessuna politica concreta e lungimirante". Lo rileva Legambiente che ritiene invece necessario "un Piano nazionale antismog in cui il governo assuma un ruolo guida importante, dotato di risorse economiche, obiettivi misurabili e declinabili". L'associazione propone anche un decalogo dei cittadini per Governo e istituzioni. Legambiente invita Governo, ministeri dell'Ambiente, della Salute e delle Infrastrutture e Comuni a intervenire "con politiche concrete ed efficaci" e avanza dieci proposte tra cui treni per i pendolari, fuori i diesel dalle città, nuovi controlli sulle emissioni reali delle auto, ridurre la velocità all'interno dei centri abitati, estensione del modello dell'Area C milanese a tutte le grandi città e vincolare i ricavi all'efficientamento del trasporto pubblico locale. Poi un piano nazionale che porti nel giro di 6-8 anni all'uso individuale dell'auto in città sotto il 30%, nuove linee metropolitane e di tram, una verifica dei piani di risanamento dell'aria delle regioni e delle principali città per garantire una uscita dall'emergenza entro i prossimi cinque anni. Stop ai sussidi all'autotrasporto per migliorare il Tpl, riscaldarsi senza inquinare con il divieto di uso di combustibili fossili. Obiettivo del 3% all'anno sulla riqualificazione degli edifici pubblici e privati per attuare il piano europeo per ammodernare o ricostruire l'intero patrimonio edilizio entro 30 anni. Ridurre l'inquinamento industriale.
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