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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Crisi gas, von der Leyen: “Piano di emergenza Ue a metà luglio”

Intanto l’Italia e altri 10 Paesi lanciano task-force della EU Energy Platform. Germania verso sovrapprezzo “salva-fornitori” in bolletta (articolo di Quotidiano Energia)

Quotidiano Energia - “Stiamo preparando con la presidenza ceca della Ue un piano di emergenza per l’energia, che presenteremo a metà luglio”. Lo ha reso noto venerdì a Praga la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, spiegando che la Ue intende “lavorare assieme per l’energia come ha fatto per superare l’emergenza Covid”.


“E’ un momento difficile: la Russia ci sta deliberatamente tagliando parzialmente le forniture di gas e noi dobbiamo essere pronti”, ha detto von der Leyen nella conferenza stampa di presentazione del semestre di presidenza della Ue della Repubblica Ceca, precisando che il piano di emergenza affronterà soprattutto due aspetti: gli eventuali distacchi dei consumatori, che dovranno essere “pianificati in modo intelligente”, e la solidarietà, con “un piano comune affinché il gas vada dove serve di più”.

Sempre oggi, intanto, è stata lanciata la nuova task-force regionale dell’Europa centro-orientale nell’ambito della EU Energy Platform, che include 9 Paesi Ue tra i quali l’Italia nonché Ucraina e Moldavia.

La task-force, la seconda dopo quella dell’Europa sud-orientale che coinvolge anche l’Italia attraverso il Tap, è stata creata “dopo che diversi Paesi della regione hanno visto a giugno importanti riduzioni delle esportazioni di gas russo verso i loro mercati”, spiega una nota della Commissione.

La task-force, precisa la nota, si concentrerà sull’attuazione del piano REPowerEU nella regione, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi, riempire gli stoccaggi prima del prossimo inverno e accelerare ulteriormente la decarbonizzazione del settore energetico. Inoltre, l’organismo sosterrà e coordinerà iniziative comuni come l’acquisto di gas sui mercati internazionali, lo stoccaggio e le interconnessioni.

Oltre a Italia, Ucraina e Moldavia, della task-force Central Eastern Europe fanno parte Cechia, Croazia, Ungheria, Polonia, Slovenia, Slovacchia, Austria e Germania.

E proprio la Germania si appresterebbe a introdurre un sovrapprezzo nella bolletta del gas per finanziare il salvataggio dei fornitori in difficoltà a causa del caro-prezzi e della riduzione delle forniture di gas russo.

Secondo una bozza della proposta che il Governo tedesco dovrebbe presentare la prossima settimana al Parlamento, rivelata dalla “Reuters”, sarebbe stato deciso di introdurre un sovrapprezzo in bolletta simile a quello per le rinnovabili anziché consentire ai fornitori in difficoltà di trasferire gli aumenti di prezzo ai clienti, al fine di non creare disparità tra i consumatori.

I costi aggiuntivi per la sostituzione del gas russo saranno condivisi tra i consumatori di gas attraverso una procedura “trasparente e non discriminatoria” gestita dall’operatore dell’area di mercato tedesca Trading Hub Europe. Il sovrapprezzo ripartirà così l’onere su tutti i clienti anziché far pesare i tagli di Gazprom in modo diverso sulla base del fornitore di gas.

La legge, indicano fonti citate dalla “Reuters”, dovrebbe essere approvata dal Parlamento con procedura d’urgenza l’8 luglio, in modo da preparare il sistema alla prevista interruzione per manutenzione dall’11 al 21 luglio del gasdotto Nord Stream 1, che secondo alcuni la Russia potrebbe poi non riavviare.

Giovedì Uniper ha ritirato l’outlook economico per il 2022 e annunciato di essere in trattative con il Governo di Berlino per un possibile salvataggio, che potrebbe passare da linee di credito della banca pubblica KfW o dall’acquisizione di una quota nel gruppo da parte dello Stato tedesco.