Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Energia Sardegna, ecco il Dpcm

Confermate le principali infrastrutture. La Regione: “Valutiamo l’impugnazione” (articolo di Quotidiano Energia)

Quotidiano Energia - Nessuna sostanziale modifica nel testo del Dpcm firmato da Draghi sulle infrastrutture energetiche strategiche per la Sardegna.

Il decreto, disponibile in allegato sul sito di Quotidiano Energia, ricalca in massima parte quello firmato dal ministro Cingolani a febbraio.

La Regione non appare però soddisfatta e arriva a minacciare ricorsi. “Nel momento in cui ci sono attuazioni del decreto che vanno a penalizzare le imprese e le famiglie sarde – ha commentato la vicepresidente regionale Alessandra Zedda – si possono valutare anche le soluzioni più estreme, compresa l’impugnazione”.

Le infrastrutture nel dettaglio
Innanzitutto le opere individuate “costituiscono interventi di pubblica utilità, indifferibili e urgenti” e le relative procedure di Via di competenza statale sono condotte dalla Commissione Tecnica Pnrr-Pniec. Le amministrazioni interessate a qualunque titolo nelle relative procedure autorizzative “attribuiscono ad esse priorità e urgenza negli adempimenti e nelle valutazioni di propria competenza”.

Tra gli interventi indifferibili e urgenti è considerata “la realizzazione di nuova capacità di generazione a fonte rinnovabile e di adeguate risorse di accumulo dell’energia”. Ciò sulla base del DL 199 del novembre 2021, n.199 in tema di aree idonee, fermo restando che in attesa dell’individuazione di queste ultime “non possono essere disposte moratorie ovvero sospensioni dei termini dei procedimenti di autorizzazione”.

Per quanto riguarda Terna, c’è ovviamente il Tyrrhenian Link, “nella configurazione da 500+500 MW riferita al solo collegamento bipolare Hvdc Sardegna-Sicilia”. Unitamente al necessario sviluppo della rete elettrica dell’Isola. Poi i compensatori sincroni per 750 MVAr.

Riguardo alla chiusura delle due centrali a carbone di Fiumesanto e Sulcis, viene confermata l’indicazione del Tso di “nuova potenza programmabile” per 550 MW (opportunamente distribuiti in 300 MW nella zona sud e 250 MW nella zona nord), da individuare “nell’ambito e secondo la disciplina” del capacity market. Come noto, in occasione dell’asta 2024 del capacity i 550 MW sono stati pressoché interamente coperti dagli accumuli.

Venendo alla virtual pipeline Gnl tra Sardegna e Continente, oltre all’adeguamento dei terminali di Livorno e Panigaglia, questa prevede le due Fsru di Portovesme e Porto Torres rispettivamente da 110.000 e 25.000 mc. Poi un rigassificatore a Oristano ed eventualmente uno a Cagliari, “nel rispetto dei criteri di efficienza, economicità e garanzia dei tempi di realizzazione”.

I terminali sono collegati attraverso tratti di rete di trasporto “ai principali bacini di consumo del settore industriale e, eventualmente, alle aree che saranno interessate dalla realizzazione di centrali termoelettriche alimentate a gas, nonché, ove possibile in funzione della analisi costi/benefici svolta nell’ambito della progettazione di cui al comma 6, alle reti di distribuzione realizzate o con cantiere avviato al momento dell’entrata in vigore del presente decreto, anche ai fini della conversione a gas naturale di reti esistenti a Gpl e aria propanata”.

Snam dovrà avviare le attività propedeutiche alla realizzazione delle infrastrutture della virtual pipeline, “con particolare riferimento a una procedura aperta per verificare la possibilità di accesso dei terzi”.

Venendo infine all’assetto regolatorio, Arera dovrà provvedere entro sei mesi, adottando anche “misure adeguate a consentire, nei limiti di costi efficienti, per almeno cinque anni a decorrere dal 1° gennaio 2022, tariffe di distribuzione, relativamente alle reti di distribuzione ubicate sul territorio della Sardegna realizzate o con cantiere avviato al momento dell’entrata in vigore del presente decreto, in linea con quelle di ambiti tariffari con costi assimilabili”.

La reazione della Regione
LA perequazione tariffaria è uno dei punti considerati critici dalla Regione, soprattutto per l'esclusione della provincia di Nuoro. Preoccupa anche il rischio di “un’invasione” di pannelli fotovoltaici e pale eoliche nell'Isola.

Il presidente Solinas ha espresso “preoccupazione e disappunto” per il varo del Dpcm, sottolineando che si tratta di “un atto imposto dall'alto” e che “la Sardegna non può accettare che scelte determinanti per i prossimi decenni siano unilaterali”.