Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Comunità, efficienza e giustizia, per un social green deal che contrasti la povertà energe

Canale Energia - Quali strumenti e opportunità concrete si possono attuare per combattere il fenomeno della povertà energetica. Su questi temi si interrogherà il prossimo incontro organizzato dall’Alleanza contro la povertà energetica che si svolgerà a inizio prossima settimana in una due giorni tra il 24 e 25 maggio con il webinair “Un social green deal
per combattere la povertà energetica”
.

Comunità energetiche, efficienza e giustizia energetica gli argomenti al centro dei webinair che saranno discussi anche  con i rappresentanti del mondo politico, sia nazionali che europei. Saranno difatti presenti il senatore Gianni Pietro Girottol’onorevole Rossella Muroni, e l’europarlamentare Eleonora Evi.

“Il Superbonus è stato un primo passo per ridurre il fabbisogno energetico e iniziare a dare un contributo nella lotta contro la povertà energetica, una condizione nella quale vivono oltre nove milioni di italiani, ossia più del 15% del totale, con un impatto particolarmente rilevante per la popolazione anziana” sottolinea il presidente della Commissione Industria Gianni Pietro Girotto. “A ciò si sono aggiunte le Comunità Energetiche Rinnovabili, uno strumento che consente di rovesciare la piramide energetica produzione/distribuzione/consumo da una struttura con grandi operatori e grandi centrali a configurazioni che, dal basso, vedono cittadini, enti pubblici e piccole aziende aggregarsi per costituire gruppi di autoconsumo collettivo e comunità dell’energia. Una possibilità che non esisteva in precedenza e che offre l’opportunità concreta di realizzare la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile del nostro Paese”.

“Contro la povertà energetica servono una edilizia di qualità, efficienza e una generazione rinnovabile, diffusa e di piccola scala. È anche la filosofia delle comunità energetiche, un fronte strategico su cui però il Pnrr è troppo timido e andrà rafforzato” spiega la vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera Rossella Muroni. “È importante farlo perché vivere in case con impianti di riscaldamento e raffrescamento moderni ed efficienti è un modo per ridurre consumi energetici, bollette ed emissioni e per avere un confort maggiore. Temi che affronteremo il prossimo 25 maggio all’iniziativa Un social green deal contro la povertà energetica’”

Contrastare la povertà energetica non significa solo abbattere i costi dell’energia e alleggerire le bollette, quanto piuttosto garantire a tutte le cittadine e i cittadini – indipendentemente da reddito, luogo di residenza o condizione vulnerabile – di godere del diritto a vivere in edifici e città alimentati da fonti rinnovabili e ad alta efficienza, funzionali, accessibili e, in definitiva, più belli. Le politiche di efficientamento degli edifici e di transizione energetica delle città dovranno quindi spezzare il legame tra povertà energetica e worst performing buildings, partendo proprio dal rinnovamento delle periferie e delle aree più vulnerabili e trasformandole, grazie a un approccio partecipato e inclusivo, in distretti d’innovazione e all’avanguardia sotto il profilo energetico” rimarca l’Europarlamentare Eleonora Evi.