Quotidiano Energia - Progetti pilota e meccanismi di lungo termine sulla falsariga del capacity market.
Questi i “due fronti” su cui sono al lavoro Arera, Mise e Terna per promuovere lo sviluppo dei pompaggi in ottica Pniec e transizione energetica.
A sottolinearlo è stato il direttore della Divisione Energia dell’Arera, Massimo Ricci, in risposta a una domanda al termine del webinar “Mettere tanta elettricità da parte” organizzato dalla Fondazione Ottimisti e Razionali, dallo Studio Legale Napoletano & Partners in partnership con Rina.
L’esponente dell’Autorità ha aggiunto che la “riflessione su strumenti di lungo periodo per supportare infrastrutture che hanno costi fissi elevati” si sta facendo “più al Mise” e comunque un eventuale meccanismo di questo tipo “necessita anche di un’interlocuzione con la Commissione Ue perché sono considerati aiuti di Stato”.
Già a novembre l’ad di Terna Stefano Donnarumma aveva sottolineato che “sono in corso valutazioni con Mise e Arera per attivare il processo” con l’idea di porre in essere “un meccanismo simile al capacity market, con una quota di energia che va sul mercato e poi servizi di dispacciamento da affidare tramite aste”. Il manager aveva anche aggiunto che “nel caso di fallimento di mercato la normativa Ue consente che possa subentrare il Tso con un investimento totalmente regolato”.
Va peraltro ricordato che Terna lavorava anche un progetto pilota su 1 GW di potenza, che pare essere la seconda strada ipotizzata da Ricci.
All'energy talk hanno preso parte anche il presidente della Fondazione Ottimisti e Razionali, Claudio Velardi, il componente del consiglio direttivo di Elettricità Futura, Enrico Falck, e il senior director renewables and grid solutions di Rina, Raimondo De Laurentis.