Quotidiano Energia - L’Arera lancia una sperimentazione per promuovere la mobilità elettrica grazie all’aumento gratuito di potenza dei clienti in bassa tensione che vogliano utilizzare le ricariche private nella fascia oraria notturna/festiva (F3), in cui la rete elettrica è normalmente meno congestionata.
La delibera 541/2020 attua l’articolo 5, comma 7, della 568/2019 che prevede di incrementare fino a 6 kW la potenza disponibile nella fascia oraria F3 solo a punti di connessione con potenza contrattualmente impegnata fino a 4,5 kW, sfruttando le potenzialità offerte dai misuratori elettronici.
“Rispetto all’unica soluzione alternativa già ora percorribile per disporre di 6 kW (non solo in fascia F3 ma in tutte le ore dell’anno) di potenza, basata sulla variazione contrattuale della potenza impegnata a 5,5 kW – si legge nella delibera 541 - l’introduzione della misura prevista dalla delibera 568/2019/R/EEL, articolo 5 comma 7, consentirebbe ai clienti connessi in bassa tensione di risparmiare circa 60 euro all’anno per clienti domestici (o 220 euro all’anno per clienti non domestici)”.
L’accesso alla sperimentazione è consentito ai clienti dotati di misuratore elettronico telegestito di prima o di seconda generazione, e in quest’ultimo caso configurato in modo tale che le eventuali fasce orarie personalizzate siano compatibili con l’identificazione dei prelievi di energia effettuati nelle fasce orarie notturne/festive. I clienti dovranno dare il proprio consenso all’effettuazione di verifiche e controlli anche presso la propria abitazione e impegnarsi a comunicare tempestivamente al Gse ogni variazione impiantistica o contrattuale.
L’Arera non ritiene opportuno invece che possa aderire alla sperimentazione un punto di prelievo sotteso ad una colonna montante per la quale l’impresa distributrice abbia formulato al condominio proposta di ammodernamento e questa non risulti essere stata ancora formalmente accettata dal condominio, perché ciò “potrebbe depotenziare la spinta all’ammodernamento degli impianti”, nonché cerare “potenziali rischi per la sicurezza”.
Con successivo provvedimento l’Autorità individuerà i requisiti tecnici dei dispositivi di ricarica dei veicoli elettrici idonei per l’accesso alla sperimentazione, tra quelli che verranno indicati nell’Allegato X della norma CEI 0-21. Nelle more dell’approvazione e pubblicazione di tale allegato, per accedere alla sperimentazione è necessario che il dispositivo di ricarica sia almeno in grado di: misurare e registrare la potenza attiva di ricarica del veicolo elettrico e trasmettere tale misura a un soggetto esterno designato dal cliente (come ad esempio un aggregatore); ricevere ed attuare comandi assegnati da tali soggetti designati dal cliente, quali la riduzione della potenza massima di ricarica e l’incremento o ripristino della potenza massima di ricarica.
Le richieste potranno essere presentate al Gestore tra il 3 maggio 2021 e il 30 aprile 2023. L’Autorità valuterà l’opportunità di una estensione o integrazione stabile della sperimentazione nella regolazione tariffaria vigente dal 1° gennaio 2024.