Quotidiano Energia - Il Corporate forum on sustainable finance (Cfsf) fa il punto sullo sviluppo della finanza sostenibile e registra una crescita delle società aderenti, che rispetto alle 16 al momento della fondazione quasi due anni fa sono salite a 22. Tra quelle italiane, a Enel e Terna si sono aggiunte A2A, Ferrovie dello Stato, Iren e Snam.
Il Forum sottolinea in una nota che, “in un momento contraddistinto da importanti sfide sanitarie ed economiche”, il mercato globale dei green bond ha ormai superato i 1.000 miliardi di dollari, “confermando il ruolo cruciale della finanza sostenibile nel sostenere progetti con positivo impatto sociale e ambientale”.
Con oltre 90 mld € di green bond in circolazione a fine ottobre (quasi due terzi delle emissioni europee), i membri del Forum intendono utilizzare l’iniziativa come piattaforma di discussione e dibattito, affrontando con un’unica voce sei sfide per la finanza sostenibile: integrare il concetto di sostenibilità nelle strategie finanziarie delle aziende, lavorare in sinergia con gli investitori per stimolare lo sviluppo di un’economia sostenibile attraverso strumenti innovativi, incrementare la presenza aziendale nei forum internazionali e nazionali sulla finanza sostenibile, partecipare attivamente alla definizione degli standard e dei quadri normativi che regolano gli strumenti di finanza sostenibile, collaborare con le agenzie di rating per l’integrazione dei criteri Esg nella valutazione della sostenibilità finanziaria delle imprese e promuovere le best practice per la rendicontazione dell’impatto delle strategie adottate.
Negli ultimi due anni, il Cfsf ha partecipato a sette consultazioni Ue e ha contribuito alla definizione della tassonomia europea, in particolare proponendo un feedback pubblico sulla fruibilità di questo strumento e commentando individualmente le tassonomie in base alle aree di attività.
Il Forum si è inoltre focalizzato sui nuovi strumenti per la finanza sostenibile (bond legati alla sostenibilità, social bond, transition bond etc.) e ha avviato un dialogo con le principali agenzie di rating (S&P, Moody’s, Fitch, Msci, Vigeo Eiris, Sustainalytics) per integrare i fattori Esg nei rating di credito.
I membri del Cfsf provengono da 8 Paesi e 5 settori di attività e includono tra gli altri Edf, Engie, Iberdrola, Edp, Orsted, TenneT e le ferrovie francesi Sncf.