Quotidiano Energia - Arriva la proposta di modifica della Commissione del regolamento 715/2007 sull’omologazione dei veicoli a motore nella parte relativa alle emissioni in condizioni reali di guida (Rde) dei veicoli passeggeri e commerciali leggeri, che definisce in particolare i “fattori di conformità” che determinano la differenza autorizzata tra il limite di emissione fissato dalla normativa, e verificato in condizioni di laboratorio, e i valori della procedura Rde.
L’esecutivo comunitario ha messo infatti in consultazione la proposta di regolamento che dovrà sanare il vizio di procedura che un anno e mezzo fa ha portato i giudici del Lussemburgo ad annullare il precedente provvedimento. Secondo il Tribunale, infatti, i fattori di conformità avrebbero dovuto essere stabiliti dall’Europarlamento e dal Consiglio e non da Bruxelles.
Nella proposta di regolamento (disponibile in allegato assieme all’annesso), la Commissione sottolinea che la questione deve essere sanata con “estrema urgenza, al fine di evitare incertezze legali sulle omologazioni già approvate dal 1° settembre 2017 e su quelle future”, e chiede di mantenere i fattori di conformità ai medesimi livelli del regolamento 715/2007. La stessa Commissione avrebbe però la facoltà di rivedere i limiti al ribasso sulla base delle evoluzioni tecnologiche.
In attesa degli esiti della consultazione, che terminerà il 21 ottobre, l’attenzione si concentra sul Consiglio e l’Europarlamento. Il primo ha approvato lo scorso dicembre un mandato negoziale che appoggia il mantenimento dell'attuale fattore di conformità, mentre la commissione Ambiente di Strasburgo (Envi) ha proposto alla plenaria del mese prossimo una riduzione da 1,43 a 1,32 e quindi l’azzeramento entro il 30 settembre 2022.