Quotidiano Energia - L’Antitrust “auspica” che la Capitaneria di Porto di Civitavecchia modifichi “in senso conforme alla disciplina della concorrenza” le regole sulle attività di bunkeraggio con bettoline. E’ quanto si legge in una segnalazione dell’Autorità che rimarca la necessità di seguire norme che “consentano di poter operare nel mercato senza improprie limitazioni”.
L’Agcm, dopo aver ricevuto una segnalazione su restrizioni all’esercizio dell’attività di rifornimento, ha formulato alcuni rilievi sulle disposizioni contenute nell’ordinanza n. 14 del 31 marzo 2003 adottate dalla Capitaneria di Porto. L’Antitrust evidenzia che alcune regole “precludono l’operatività” del soggetto che ha effettuato la segnalazione nello scalo laziale, “atteso che la sua attività risulta al momento sospesa in quanto il suo approvvigionamento di carburante proviene da depositi diversi da quello presente nella relativa area portuale”. Tuttavia aggiunge l’Autorità la circolare del ministero dei Trasporti n. 16 del 19 luglio 2002 che disciplina queste operazioni non individua in alcun modo l’obbligo di rifornirsi esclusivamente presso i depositi costieri locali. “Ciò è confermato dal fatto che in numerosi altri Porti italiani le imprese concessionarie operano senza tale limitazione”, si legge nel bollettino n. 23 dell’8 giugno (disponibile in allegato).
L’Antitrust aggiunge anche di essere già intervenuta nel 2001 a proposito di un’analoga restrizione per il porto di Palermo e ribadisce che un obbligo di questo tipo “rappresenta una restrizione della concorrenza nella commercializzazione del carburante suscettibile di attribuire potere di mercato a un solo operatore della vendita”.
La limitazione esaminata, peraltro, non appare giustificata da ragioni di sicurezza. Infatti, con la richiesta di parere formulata il 10 febbraio scorso al Mit sulla questione, la stessa Capitaneria di Porto si è dichiarata disponibile a modificare la disciplina esistente”.
Sulla base di tale motivazioni, l’Autorità quindi si attende che il regolamento venga cambiato e che, nelle more, la Capitaneria “acceda a una interpretazione delle norme che consenta ai soggetti già concessionari dell’attività di bunkeraggio tramite bettoline di poter operare nel mercato senza improprie limitazioni”.
Infine l’Autorità invita l’amministrazione, entro 30 giorni dalla ricezione della segnalazione, le decisioni assunte.