Quotidiano Energia - E’ un progetto “essenziale” per la "diversificazione" delle fonti di approvvigionamento del nostro Paese. Così la sottosegretaria al Mise Alessandra Todde alla sesta riunione ministeriale del Consiglio consultivo del Corridoio meridionale del gas che si è svolta oggi a Baku, capitale dell’Azerbaijan.
L’esponente M5S del Governo ha fatto riferimento anche al memorandum of understanding firmato pochi giorni fa dal ministro Stefano Patuanelli a Roma.
In quell’occasione – ha sottolineato Todde - i due Paesi si sono impegnati “a rafforzare la cooperazione per lo sviluppo di nuove tecnologie e l’ottimizzazione delle infrastrutture esistenti per aiutare la transizione verso la decarbonizzazione”.
La presenza dell’Italia al vertice e il recente accordo “dimostrano ancora una volta l’eccellente relazione tra i nostri Paesi”, ha inoltre evidenziato la sottosegretaria.
L’incontro di Baku - si legge sul sito della presidenza della Repubblica azera – è stato aperto dal presidente Ilham Aliyev. Questo forum, secondo il ministro dell’Energia Parviz Shahbazov, è un “modello efficace di cooperazione” che ha contribuito “in modo significativo al rafforzamento degli sforzi per l’attuazione del Corridoio”, ha aggiunto Aliyev.
Per l’Unione europea ha partecipato Klaus-Dieter Borchardt, direttore Mercato interno della DG Energia della Commissione. Anche Borchardt ha spiegato che il Corridoio migliorerà la sicurezza energetica dell’Europa perché “parte integrante della strategia del Vecchio Continente per assicurarsi nuove rotte di approvvigionamento".
Il meeting di Baku ha chiamato a raccolta diversi Paesi. C’erano i rappresentanti dei ministeri di Bulgaria, Serbia, Georgia, Turchia, Grecia, Croazia, Ungheria, Montenegro, Turkmenistan, Romania e Gran Bretagna. Coinvolti anche gli Stati Uniti rappresentati dal vice assistente del segretario di Stato per la Diplomazia energetica, Kurt Donnelly.
Ieri Shahbazov ha ricevuto anche una delegazione della Romania guidata dal segretario del ministero dell’Energia, Niculae Havrilet. Bucarest – spiega una nota - è interessata a una “ulteriore partecipazione” nel corridoio utilizzando il gasdotto Brua nella futura espansione del corridoio verso l'Europa centrale”.