Quotidiano Energia - Un finanziamento di 170 milioni di euro della Banca europea degli investimenti (Bei) e di un pool di banche commerciali e un accordo Ppa per la vendita di quasi tutta l’energia prodotta a Engie. Saranno realizzati così i primi parchi eolici spagnoli a non beneficiare di alcun incentivo o sussidio.
L’iniziativa, denominata progetto Goya, prevede la realizzazione di 5 parchi eolici per un totale di 300 MW nella regione spagnola dell’Argona. Si tratta di buona parte della potenza che Forestalia Renovables si è aggiudicata alla gara spagnola di inizio 2016, che aveva suscitato scalpore per i ribassi del 100% rispetto alla base d’asta, vale a dire fino all’azzeramento dell’incentivo.
Goya, che comporterà un investimento complessivo di 310 mln €, beneficerà di un finanziamento Bei di 50 mln € erogato nell’ambito del Piano Juncker, mentre altri 120 mln € arriveranno da un pool di banche guidato da Bbva, CaixaBank e Santander. L’equity del progetto, 140 mln €, sarà suddiviso tra il fondo Mirova del gruppo Natixis (51%), GE Energy Financial Services (25%), Engie (15%) e Forestalia (9%).
L’investimento, sottolinea un comunicato di Forestalia, è sostenuto da un contratto Ppa sottoscritto con Engie, che si è impegnata ad acquistare la quasi totalità dell’elettricità generata da Goya per un periodo di 12 anni.
I parchi, costituiti da un totale di 82 turbine GE 3.4-130 e 3.8-130 che genereranno oltre 900 GWh all’anno, saranno realizzati da un consorzio tra Engie, Acciona e Copsa. Le opere civili inizieranno entro giugno, con l’obiettivo di avviare tutti gli impianti entro il marzo 2020, data limite prevista dall’asta.
Commentando ieri l’accordo di finanziamento con la Bei, il commissario Ue all’Energia e al Clima, Miguel Arias Cañete, ha sottolineato in una nota che “l’Europa sosterrà sempre” progetti come quello di Goya, che darà lavoro a 700 persone durante la fase di costruzione e a 50 in modo permanente nel corso della gestione operativa. “La Spagna ha il potenziale per diventare un benchmark delle energie rinnovabili e per la creazione di posti di lavoro sostenibili di lungo-termine”, ha affermato Cañete.