e7, il settimanale di QE - Servono “12 miliardi per il risanamento idrogeologico” nazionale, secondo l’attuale Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, intervenuto a Roma nel corso della presentazione del Rapporto Ambientale di Sistema (SNPA) Annuario dei Dati Ambientali (ISPRA 19 marzo ndr.). Da ciò ne deriva che la bellezza territoriale tipica del suolo italiano è segnata dalla “fragilità”.
Una riflessione attuale e urgente che la Giornata mondiale dell’acqua (22 marzo) non può che sottolineare. Diverse sono le misure da intraprendere, dal Piano Invasi all’acquisizione di una coscienza collettiva, ma anche e soprattutto imparando dalle esperienze, anche estere, e implementando tecnologie e best pratice. Occorre fare riferimento “a soluzioni ad oggi poco impiegate nel nostro Paese ma in uso in altre nazioni”, come sottolinea a e7 Giordano Colarullo, DG Utilitalia, nell’intervista video realizzato in occasione della ricorrenza del 22 marzo.
Il settore parte da un gap infrastrutturale importante dovuto a decenni di sottoinvestimento. Per quanto dal 2012 il quadro normativo abbia favorito una spesa maggiore, l’attuale 40% di perdite su rete nazionale e acquedottistica, così come una serie di infrazioni UE sui reflui, creano un quadro complesso. Su questo scenario pesa un cambiamento climatico fonte di ulteriori difficoltà e squilibrio in un sistema già così minato.
Per questo Colarullo sottolinea come il recupero infrastrutturale dovrà non solo ripristinare il sistema ma soprattutto “renderlo resiliente” per garantirne una stabilità nel tempo. Senza “abbassare la guardia sui reflui” ma anzi trasformandoli in una “risorsa per le utility”. Difatti le implementazioni tecnologiche atte a gestirli potrebbero anche favorire un migliore uso dell’acqua e migliorare l’efficienza del sistema nel suo complesso. Tutte sfide che Utilitalia è disposta ad affrontare in ottica olistica “in collaborazione” con altre associazioni e attraverso una “apertura al dialogo” con il prossimo Governo.
Intervista completa con Giordano Colarullo, DG Utilitalia
1-Quale scenario per la rete idrica italiana?