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Valle dell'Idrogeno tra Italia, Slovenia, Croazia

Continua ricerca su differenziazione fonti e transizione

Redazione ANSA TRIESTE
(di Alberto Rochira) (ANSA) - TRIESTE, 13 APR - Il progetto di Hydrogen Valley transfrontaliera del Nord Adriatico, già avviato tra Fvg, Slovenia e Croazia con un accordo pilota a livello nazionale, è la nuova frontiera per raggiungere una differenziazione delle fonti di approvvigionamento e spianare la strada alla transizione energetica e alla decarbonizzazione. Un'evoluzione sempre più urgente, a fronte degli attuali scenari internazionali, con la guerra in Ucraina che ha evidenziato la situazione di dipendenza energetica del Paese e dell'Europa.

Sulla Valle dell'Idrogeno, che per la prima volta vede in campo una "forte volontà politica" e una "condivisione di obiettivi" a livello transnazionale, si è fatto il punto a Trieste in occasione della Conferenza annuale del Sistema Scientifico e dell'Innovazione del Fvg, svoltasi all'Area Science Park, sugli "Scenari della transizione energetica".

"La transizione oggi è diventata una necessità - ha detto Stephen Taylor, vicedirettore generale Area Science Park - e negli ultimi mesi, con la guerra in Ucraina, si è accentuata l'esigenza di uscire al più presto dalla dipendenza dai combustibili fossili". Secondo Taylor, che coordina il gruppo di lavoro sulla Valle dell'Idrogeno transfrontaliera tra Italia, Slovenia e Croazia, "grazie all'iniziativa già avviata dalla Regione Fvg con la Slovenia e la Croazia, per la prima volta ci sono le condizioni concrete per investire nella valle all'idrogeno transnazionale in alto Adriatico e realizzare un'economia alimentata a idrogeno". Tra i relatori alla conferenza c'era Giorgio Graditi, direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell'Enea. "Appare evidente la volontà condivisa a livello mondiale ed europeo di investire nell'idrogeno come vettore energetico centrale per la decarbonizzazione del sistema energetico - ha evidenziato - e l'impegno previsto dal Pnrr con 3,6 miliardi di euro di investimenti è ulteriore testimonianza del percorso intrapreso per favorire la creazione di un'economia a idrogeno nazionale".

Graditi ha fatto una carrellata sull'uso dell'idrogeno nei Paesi europei: "La Francia si è dotata di una strategia nazionale che prevede investimenti per oltre 7 miliardi di euro per lo sviluppo dell'idrogeno "green", e in Germania, 9 dei 130 miliardi di euro previsti dal Piano di rilancio 2020-2021 andranno a sostegno dell'idrogeno". Investimenti pubblici per 12 miliardi di sterline al 2030 sono previsti nel Regno Unito, ha segnalato Graditi, mentre l'Olanda, "è oggi più che mai decisa a diventare l'Hydrogen Valley d'Europa". Infine i Paesi dell'Europa meridionale, come Italia e Spagna, che, ha concluso, "puntano a creare un hub Mediterraneo dell' idrogeno verde, rappresentando un ponte infrastrutturale di collegamento verso l'Europa del Nord". (ANSA).

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