A 30 anni dall'incidente nucleare di Chenobyl, l'Enea realizzato un 'Laboratorio di caratterizzazione radiologica e gestione dei rifiuti', cioè un veicolo attrezzato con le più recenti soluzioni hi-tech a disposizione di pubbliche amministrazioni e privati per analizzare e mettere in sicurezza materiale radiologico, nucleare e sostanze radioattive. Il laboratorio, spiega l'Enea, "si presta ad un ampio spettro di interventi, tenuto conto delle numerose tipologie di potenziali componenti e materiali radiologici 'a rischio', come i vecchi parafulmini e i rivelatori di fumo contenenti americio, un elemento radioattivo usato come sorgente di radiazioni ionizzanti. Il veicolo "è dotato di strumentazione portatile che consente mobilità e operatività 'on-time' sul territorio, per tutte le attività di controllo, caratterizzazione e consulenza. Si rivolge, in particolare, agli operatori del settore del ciclo del combustibile nucleare, Autorità di Controllo, Agenzie Regionali, Capitanerie di Porto e Dogane. I controlli su rifiuti o campioni ambientali contenenti materiale che può sviluppare una reazione a catena di fissione nucleare o radioattivo sono fondamentali nei punti di transito (porti, aeroporti o scali ferroviari) in caso di materiale abbandonato, di stoccaggio improprio, perdita di tracciabilità o, ad esempio, nei casi di personale addetto ai controlli non adeguatamente formato. Il veicolo è stato infatti ideato e progettato nel quadro delle attività di sicurezza e salvaguardia nucleari del Ministero dello Sviluppo Economico previste dal Protocollo Aggiuntivo all’Accordo di Verifica del Trattato di Non-Proliferazione Nucleare. “Si tratta di una soluzione tecnologica versatile, compatta e innovativa che raccoglie l’eredità di competenze, strumentazioni e professionalità dell’Agenzia - sottolinea Alessandro Dodaro, responsabile della divisione tecnologie, impianti e materiali per la fissione dell’ENEA - il laboratorio è corredato di strumenti di misura, validati sia sperimentalmente che attraverso opportuni modelli di calcolo, basati su spettrometria gamma e alfa e sulla rivelazione di neutroni. Inoltre sono disponibili dosimetri attivi e strumenti per la misura della contaminazione superficiale con l'obiettivo di garantire il rispetto della normativa vigente relativa ai lavoratori esposti a radiazioni ionizzanti”.