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Fantoccio di Greta Thunberg impiccato sotto un ponte a Roma

Gesto rivendicato da un gruppo chiamato 'Gli svegli'

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Un fantoccio che rappresenta la nota attivista Greta Thunberg è stato stamattina appeso con una corda sotto al ponte in via Isacco Newton, a Roma. Alla sagoma, con treccine e mantellina anti-pioggia, era attaccato un cartello con su scritto: "Greta is your God". Sul posto la polizia.

"Abbiamo impiccato Greta Thunberg a Roma. Il manichino ha la sua faccia e perfino le sue trecce. Seguiranno altre azioni". Così su Facebook e su Twitter un gruppo chiamato 'Gli svegli' ha rivendicato la paternità del fantoccio impiccato oggi a Roma. La rivendicazione è corredata anche dalla foto del fantoccio.

"Il #fantoccio trovato appeso a un ponte di #Roma offende e ingiuria @GretaThunberg. Ognuno di noi, ogni cittadino impegnato per il #clima e il #Pianeta, e non solo, deve sentirsi colpito. È un atto inaccettabile e criminale, che ci vedrà ancora più compatti sullo stesso fronte". Così il ministro dell'Ambiente Sergio Costa in un tweet.

 "Vergognoso il manichino di @GretaThunberg ritrovato appeso a un ponte nella nostra città. A lei e alla sua famiglia la mia solidarietà e quella di tutta @Roma. Il nostro impegno sul clima non si ferma", scrive su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi postando l'immagine del manichino con le trecce appeso da un ponte.

Minacce aggravate. E' il reato per cui indaga la Procura di Roma in relazione al fantoccio impiccato con le fattezze dell'attivista Greta Thunberg appeso questa mattina sotto ad un cavalcavia nella zona di via Isacco Newton. Il procedimento, al momento contro ignoti, è coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Caporale che attende una informativa della polizia.

"Contro Greta Thunberg anche violenza macabra! Condanniamo con forza questo gesto di chi non rispetta le idee quando non le condivide". Lo scrive il segretario del Pd Nicola Zingaretti, commentando la notizia che il fantoccio della giovane attivista svedese sia stato appeso sotto un ponte a Roma.

"L'immagine del manichino che rappresenta Greta Thunberg appeso per il collo sotto il ponte in Via Newton è agghiacciante. Questo gesto di un'ignoranza e bestialità senza pari, non può e non deve far crollare le nostre certezze e macchiare le nostre battaglie. Nella speranza che si possano trovare i responsabili, posso solo esprimere la mia vicinanza a Greta e alla sua famiglia". Così in una nota la presidente della commissione ambiente al Senato, Vilma Moronese (M5S).

"Solidarietà a Greta e a tutti gli attivisti per la lotta contro i cambiamenti climatici per il vergognoso e minaccioso manichino trovato appeso sotto un ponte a Roma". Lo afferma Paolo Cento di Sinistra Italiana-Leu. "Questo gesto - prosegue in una nota l'esponente ambientalista di Leu - si inserisce in una campagna di odio e fake news contro chi ha il merito di aver dato voce ad una vera emergenza ambientale. Un'emergenza che - conclude Cento - non può più essere negata, e che richiede interventi concreti subito".

"E' vergognoso l'atto compiuto a Roma contro chi si impegna in prima persona per una causa rivolta alla salvaguardia dell'intero Pianeta. A Greta Thunberg e alla sua famiglia va la nostra solidarietà personale e quella di tutti gli attivisti di Europa Verde. A lei promettiamo che, nonostante le intimidazioni il nostro impegno non verrà mai meno". Così, in una nota, Elena Grandi, co-portavoce nazionale dei Verdi e Nando Bonessio co-portavoce dei Verdi Lazio, entrambi esponenti di Europa Verde, commentano "l'impiccagione di un fantoccio con le fattezze della giovane attivista svedese". "Quanto avvenuto, - proseguono i due ambientalisti - rappresenta una vera istigazione alla violenza che può essere stata organizzata solo da chi rifiuta il confronto democratico, dimostrando grande ignoranza e incapacità di reggere confronti basati su conoscenze scientifiche. Greta, con un grande e instancabile impegno personale, ha avuto il merito di denunciare in tutto Mondo 'il sonno della ragione', mettendo sotto accusa tutte le istituzioni e tutti coloro che girano la testa dall'altra parte provando a disconoscere il problema dei cambiamenti climatici e dell'imminente collasso del nostro Pianeta. Questo attacco vile e vigliacco ci dà ancora più forza e ci conferma che siamo nel giusto: solo il raggiungimento di una vera 'giustizia ambientale' può dare le basi garantire a tutti una piena 'giustizia sociale', in particolare per i più deboli. E' proprio la consapevolezza di questa verità - concludono Grandi e Bonessio - che rappresenta la base della strumentale alleanza tra le forze della destra antidemocratica e le lobby delle multinazionali che si frappongono a qualsiasi riconversione ecologica e sostenibile dei modelli produttivi su scala planetaria".

Il manichino raffigurante Greta appeso ad un cavalcavia a Roma "è una incitazione all'odio" commenta il Wwf aggiungendo che "non solo è una visione macabra e volgare ma dimostra ancora una volta che chi non riesce a contrastare con dati e argomenti il movimento di giovani che si impegnano nella battaglia contro la crisi climatica ricorre alla violenza e all'intimidazione". Violenza "tanto più odiosa - prosegue l'associazione in una nota - perché nei confronti di una ragazza di sedici anni e di tutte le ragazze e i ragazzi che come lei e con lei si stanno impegnando per smuovere l'immobilismo dei governi, dell'economia e della società tutta nei confronti di una minaccia di enorme portata per il futuro della civilizzazione umana, delle nuove generazioni ma anche di quelle attuali". L'ong chiede di "indagare seriamente e fermare subito i responsabili di questo bruttissimo gesto di incitazione all'odio verso le ragazze e i ragazzi che pensano e agiscono per il bene comune. Siamo certi che né Greta, né il milione di giovani scesi in piazza venerdì scorso in Italia si lasceranno influenzare da questi gesti intimidatori che manifestano la pochezza e la debolezza degli argomenti di chi non condivide le loro motivazioni".

"Il fantoccio di Greta appeso da un cavalcavia è la conferma del fatto che chi identifica Greta come 'il nostro Dio' è gente inconsistente e violenta, pronta solo ad attaccare a vuoto, senza fermarsi sul confronto e i contenuti. Noi non abbiamo alcun culto di questa ragazza, Greta dà la parola semplicemente agli scienziati e cita i dati di studi scientifici inconfutabili, gli stessi ignorati dalla politica". Così in una nota i giovani di Fridays for future Roma aggiungendo che "noi in questa battaglia ci mettiamo la faccia, mentre questa gente si nasconde dietro minacce e aggressività. Dopo questo gesto siamo ancora più forti di ieri, ancora più vicini a Greta e a tutte le ragazze e i ragazzi che scendono in strada a difendere il nostro futuro".


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