(ANSA) - ROMA, 11 FEB - Venti alveari alla storica acciaieria
di Terni, per monitorare l'inquinamento nell'area circostante.
Analaizzando il miele prodotto, sarà possibile scoprire le
concentrazioni di metalli pesanti. Lo rende noto l'azienda con
un comunicato.
Alla Acciai speciali Terni, storica azienda siderurgica
italiana, sono stati installati due apiari da 10 alveari
ciascuno, con colonie di api italiane autoctone (Apis mellifera
ligustica). Si tratta della specie più indicata per perlustrare
il territorio circostante, reperire dall'ambiente eventuali
inquinanti e individuare così le aree sensibili per lo sviluppo
di una rete di monitoraggio.
Attraverso l'esame dell'alimento prodotto dalle api è
possibile stabilire le quantità di metalli pesanti presenti
nell'atmosfera delle città. Piombo, nichel, cadmio sono
assorbiti dal metabolismo dell'"Apis Mellifera" selezionate per
individuare i livelli massimi metalli nell'atmosfera,
trasformando così i piccoli insetti in dei veri e propri
bio-indicatori.
Gli insetti non subiscono alcun danno per fornire
informazioni: basta analizzare il polline raccolto e il miele e
la cera prodotti per valutare la presenza di elementi come il
fluoruro, il piombo, lo zinco, il naftalene e persino composti
radioattivi come il cesio, il trizio e il plutonio. E dal
momento che questi imenotteri visitano migliaia di fiori in un
solo giorno, di solito in un raggio stretto di fino a 3 km
attorno alla loro casa, sono in grado di restituire un sistema
di valutazione fortemente localizzato.
Sono diversi i progetti che hanno previsto l'utilizzo delle
api come "sentinelle" dell'ambiente" nel mondo: a Bologna, a
Roma, a Vancouver, addirittura a Chernobyl le api sono state
ingaggiate per capire lo stato del territorio dopo il disastro
nucleare.
Per realizzare questo progetto, Acciai Speciali Terni ha
stretto un'intesa con il Dipartimento di Chimica, Biologia e
Biotecnologie dell'Università di Perugia. (ANSA).
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