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Inaugurata a Roma la prima oasi felina

Enpa, riqualifichiamo aree urbane valorizzando presenza animali

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Si chiama "Gattoland", si trova in una zona sottratta e riconquistata al degrado ed è la prima vera oasi felina della Capitale. L'hanno inaugurata, con Carla Rocchi (presidente nazionale di Enpa) e Paolo Selleri (presidente dell'Enpa), i volontari della Sezione Enpa di Roma che l'hanno realizzata insieme con il Comune di Roma e con il supporto dell'associazione la Vela d'Oro. Situata nel quartiere della Magliana, in uno spazio precedentemente occupato da un campo nomadi, l'oasi felina rientra in un progetto più ampio e articolato dell'Ente Nazionale Protezione Animali: quello di riqualificare le aree urbane valorizzando la presenza degli animali.


E nessuno meglio dei gatti romani, famosi del resto, in tutto il mondo, poteva farsi ambasciatore di questo importante progetto. Lì dove un tempo c'erano vegetazione incolta, detriti, rifiuti di vario genere - persino bombole di gas esauste - ora c'è una struttura di legno colorata di verde e viola, arredata di tutto punto, a misura di gatto. All'interno del "box" una lettiera, diverse cucce e molte ciotole, tutte rigorosamente piene di croccantini; all'esterno un "tavolo" fatto con vecchi bancali di legno dipinti di rosa e azzurro, alcuni copertoni (anch'essi rigorosamente colorati) riconvertiti in vasi e fioriere. "La struttura, dotata di 'gattaiole' per l'entrata e l'uscita libera degli animali - spiega Maurilia Amoroso, volontaria della Sezione Enpa di Roma - funziona non solo come casa per i gatti randagi della zona, ma come una sorta di ambulatorio post-degenza per quelli che hanno bisogno di particolari terapie". La struttura non va a sostituirsi a quelle pubbliche e private, ma rappresenta un punto d'appoggio per i trovatelli.


"Ringrazio il Comune di Roma, in particolare Daniele Diaco, Rosalba Matassa ed Edgar Meyer per aver creduto in Gattoland ed averci sostenuto nella sua realizzazione. Penso - ha detto Selleri - che oggi abbiamo tracciato un percorso; abbiamo indicato un modello positivo anche di collaborazione con le istituzioni, che, può essere esportato anche in altre zone a rischio e che, ne sono certo, può dare un importante contributo alla loro riqualificazione".

Enpa di Roma ringrazia anche, oltre all'associazione "La Vela d'oro", i muratori Catalino e Franco, e Francesca Prinzi che hanno dato un importante contributo ai lavori.

(ANSA).

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