(ANSA) - BOLOGNA, 30 GIU - A soffrire maggiormente nelle
Marche sono le zone di Ascoli Piceno e Fermo, per la perdurante
assenza dell'80% delle piogge; i volumi d'acqua, trattenuti
negli invasi, calano di un milione di metri cubi a settimana per
riuscire a dissetare le campagne e tutti i fiumi hanno portate
inferiori alle annate scorse (record storico negativo per il
livello del Sentino: -38 centimetri).
In Toscana il Bisenzio ha 0,30 metri cubi di portata al
secondo contro una media di 2,42 mc/sec) e l'Ombrone è oramai
trasformato in un rigagnolo da 500 litri al secondo, quando il
Deflusso Minimo Vitale è indicato in 2 mc/sec. Nel Lazio
l'Aniene è praticamente dimezzato rispetto alla portata media,
il Tevere registra livelli più bassi anche del 'siccitosissimo'
2017, Liri e Sacco segnano il dato più basso in anni recenti, il
lago di Nemi è di oltre un metro più basso del 2021 e Bracciano
è a -32 centimetri dal livello dello scorso anno.
In Campania, tutti i fiumi sono in deficit rispetto allo
scorso anno (portata odierna del Liri-Garigliano: 36 mc/sec 36;
nel 2021: 100 mc/sec), mentre in Abruzzo è la zona di Chieti a
soffrire maggiormente per la mancanza d'acqua.
Al Sud sono le temperature particolarmente alte di aria e
mare a caratterizzare il periodo: ne sono evidente conseguenza
gli oltre 11 milioni di metri cubi d'acqua, prelevati in una
settimana dagli invasi della Basilicata, le cui disponibilità
idriche stanno segnando un deficit di circa 37 milioni di metri
cubi sull'anno scorso. Resta, invece, ancora positivo il
bilancio dei principali bacini pugliesi, nonostante un prelievo
settimanale superiore ai 14 milioni di metri cubi. (ANSA).
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