TUNISI - Nel ricevere al Palazzo di Cartagine il ministro dell'Interno, Khaled Nouri e il segretario di Stato per la Sicurezza nazionale, Sofiene Bessadok, il presidente tunisino Kais Saied ha affermato che "le elezioni sono un affare puramente interno, nel quale nessun partito straniero dovrebbe interferire, aggiungendo che coloro che ricevono denaro e sostegno da parti esterne e che falsamente si dichiarano difensori della libertà e della democrazia, alimentano il tradimento". Lo si legge in una nota della presidenza, in cui Saied sottolinea che "i tunisini sono pienamente consapevoli di tutta la situazione e conoscono tutti i dettagli: hanno scelto di purificare il loro Paese e di aprire una nuova strada nella storia dove la sovranità appartiene a loro".
Lunedì scorso l'Alta Autorità Indipendente per le elezioni (Isie) ha annunciato la lista definitiva dei candidati alle presidenziali del 6 ottobre. Si tratta del presidente uscente Saied, di Zouhair Maghzaoui, ex membro della sinistra panaraba, e di Ayachi Zammel, industriale poco conosciuto e leader del piccolo partito liberale Azimoun. Zammel, tra l'altro è in carcere da lunedì con l'accusa di firme false nel suo dossier di candidatura.
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