ALGERI - In Algeria, 68 persone sono state posti in detenzione temporanea, altre 3 sottoposte a sorveglianza giudiziaria, mentre 6 sono statie rilasciate, nell'ambito di un'indagine su presunti casi di corruzione nel processo di raccolta dei moduli per le firme di coloro che intendono candidarsi alle elezioni presidenziali previste per il 7 settembre. Lo riferisce la televisione di Stato citando un comunicato del Consiglio giudiziario di Algeri.
"La Procura del Consiglio giudiziario di Algeri informa l'opinione pubblica che, il 3 e 4 agosto 2024, 77 sospetti, alcuni dei quali hanno presentato la propria candidatura, sono stati portati davanti al tribunale dove è stata aperta un'inchiesta giudiziaria nei loro confronti per i reati di concessione di vantaggi indebiti, abuso di influenza, offerta o promessa di doni in denaro per ottenere o tentare di ottenere voti elettorali, abuso d'ufficio, ricezione di doni o promesse di denaro per concedere voti elettorali e truffa", si legge nel comunicato stampa.
"Dopo aver ascoltato gli imputati alla loro prima comparizione, il giudice istruttore ha emesso mandati di detenzione provvisoria per 68 imputati, ponendo tre accusati sotto sorveglianza giudiziaria e rilasciando altri sei", ha aggiunto il comunicato.
Pochi giorni fa, la Corte costituzionale algerina aveva confermato una precedente decisione dell'Autorità nazionale indipendente per le elezioni (Anie) di accettare i dossier di tre candidati alle presidenziali e di respingere i ricorsi di altri cinque, sui 16 pretendenti che avevano presentato i loro dossier.
Da quando è salito al potere alla fine del 2019, il presidente algerino, Abdelmadjid Tebboune, si è impegnato a combattere quello che ha definito "denaro politico sporco" per garantire l'integrità delle varie elezioni. La legge elettorale e quella anticorruzione dell'Algeria prevedono multe e pene detentive da due a 10 anni per chi è coinvolto in vicende di denaro politico sporco.
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