/ricerca/ansamed/it/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Onu: 'Sospendere gli accordi di asilo e migrazione con la Libia'

Alto Commissario ai Diritti umani, Türk: 'I migranti continuano a essere vittime di violenza e abusi'

10 luglio 2024, 14:49

Redazione ANSA

ANSACheck
© ANSA/EPA

© ANSA/EPA

ROMA - In Libia migranti e rifugiati continuano a essere vittime di "gravi e diffuse violazioni dei diritti umani" perpetrate su "larga scala e impunemente", compresi casi di tortura e lavoro forzato. E' quanto ha denunciato l'Alto commissrio per i Diritti umani delle Nazioni Unite, Volker Türk, davanti al Consiglio Diritti Umani Onu.

La Libia è un punto di destinazione e di transito per i migranti, che nel dicembre 2023 erano più di 706.000 nel Paese, la maggior parte dei quali entra attraverso l'Egitto, il Niger, il Sudan o il Ciad. La situazione in cui queste persone vivono è "disumanizzante" ha ribadito Türk che ha parlato di "tratta, tortura, lavoro forzato, estorsione, fame in condizioni di detenzione intollerabili. Sgomberi di massa. Vendita di esseri umani, compresi i bambini". I migranti in Libia , ha sottolineato, sono vittime di abusi "perpetrati su larga scala, impunemente".

Dall'aprile 2023, i servizi di sicurezza libici hanno effettuato arresti ed espulsioni di massa di migliaia di persone, comprese quelle con visti validi, mentre l'Unione europea e i suoi Stati membri esercitavano "una pressione crescente" per arginare la migrazione nel Mediterraneo. Sono la norma anche i trasferimenti dalle zone di confine ai luoghi di detenzione nella Libia occidentale, tra cui Bir el-Ghanam e Ghout el-Shaal, che sono sotto il controllo del Servizio di controllo dell'immigrazione illegale, e al centro di detenzione di Assa, gestito dalle guardie di frontiera libiche sotto il ministero dell'Interno. Nei centri di Bir el-Ghanam e Assa, l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha confermato "casi di tortura e maltrattamenti".

Questi abusi diffusi arrivano in un momento in cui "l'incitamento all'odio e gli atti di razzismo contro i migranti" sono in aumento in Libia, comprese le campagne di disinformazione online che invocano "l'espulsione di tutti gli africani subsahariani". Volker Türk ha invitato dunque la comunità internazionale a rivedere e, se necessario, a "sospendere" la cooperazione in materia di asilo e migrazione con le autorità implicate in violazioni dei diritti umani. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

Ultima ora Mondo

Errore 404 - Pagina non trovata - ANSA.it Onu: 'Sospendere gli accordi di asilo e migrazione con la Libia' - Politica - Ansa.it
/ricerca/ansamed/it/search.shtml?tag=
Mostra meno
404

Pagina non trovata

Le cause principali per cui viene visualizzata una pagina di errore 404 sono le seguenti:

  • un URL digitato erroneamente
  • un segnalibro obsoleto
  • un collegamento datato proveniente da un motore di ricerca
  • un link interno interrotto non rilevato dal webmaster.

Se riscontri il problema, ti invitiamo a contattarci per segnalarlo.

Grazie.