Il presidente cipriota aveva visitato il Libano l'8 aprile insieme ai ministri degli interni e degli esteri e al capo dell'esercito del suo paese, poco dopo aver esortato l'Ue a intercedere presso le autorità libanesi per aiutare a fermare le navi cariche di rifugiati siriani diretti a Cipro.
Christodoulides e il premier uscente libanese Mikati avevano allora chiesto all'Unione Europea di fornire sostegno finanziario per aiutare il Libano nella lotta alla migrazione clandestina verso le coste europee.
Alla fine di maggio si terrà a Bruxelles l'annuale conferenza dei donatori sulla Siria: un'occasione, tra l'altro, per i governi dei paesi confinanti con la Siria ti chiedere maggior sostegno finanziario per "la gestione dei profughi siriani".
I governi ciprioti e libanese sperano di raggiungere con l'Ue accordi simili già siglati da Bruxelles con la Turchia, la Tunisia, la Mauritania, l'Egitto: finanziamenti alle autorità locali - da più parti considerate corrotte e che gestiscono le risorse in maniera clientelare e non trasparente - in cambio dello stop ai flussi migratori verso l'Europa. (ANSAmed).
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