ALGERI - Italia e Algeria hanno firmato oggi un nuovo accordo di cooperazione in materia di sicurezza per contrastare, tra l'altro, il terrorismo, la cybercriminalità e il traffico di esseri umani. L'intesa è stata firmata da parte italiana dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, in visita nel Paese, e dal suo omologo algerino Ibrahim Merad.
"Oggi abbiamo sottoscritto un accordo molto importante, ma per noi è importante quello che verrà dopo la firma di questo accordo, perché ci ripromettiamo di creare delle occasioni perché i nostri collaboratori e i nostri rispettivi uffici possano tenersi costantemente in contatto e quindi lavorare insieme", ha dichiarato Piantedosi alla stampa dopo la cerimonia della firma. Per il titolare del Viminale, questo accordo consentirà di "lavorare insieme su forme importanti di criminalità come il terrorismo, il cybercrime e il traffico di esseri umani". "Ci siamo ripromessi di dare attuazione veloce a questo accordo e quindi di metterci a lavorare in maniera concreta al più presto", ha detto ancora Piantedosi.
Il ministro ha affermato che l'amicizia e la cooperazione tra Italia e Algeria, e anche tra i due ministeri, va oltre questo accordo. "L'Italia ritiene l'Algeria un partner assolutamente strategico ed importante per una visione comune globale per tutti i temi che riguardano il Mediterraneo e quindi ci siamo ripromessi di lavorare anche su questo in futuro", ha sottolineato l'esponente del governo italiano, che sarà ricevuto oggi dal presidente dell'Algeria Abdelmadjid Tebboune.
Da parte sua, il ministro dell'Interno algerino, Ibrahim Merad, ha sottolineato che l'accordo di cooperazione in materia di sicurezza tra i due Paesi risale al 1999 ed era diventato obsoleto, aggiungendo che era necessario aggiornarlo per adeguarlo agli sviluppi attuali, in particolare per quanto riguarda la cybercriminalità. Il ministro algerino ha inoltre sottolineato che il suo Paese sta tenendo sotto stretto controllo le frontiere, il che ha portato a un calo significativo del numero di migranti che arrivano in Italia.
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