Secondo Rihahi, la Tunisia è al terzo posto nella regione araba in termini di spreco alimentare, nei ristoranti (16%) e negli hotel (12%), dietro all'Egitto e al Marocco. A questo proposito, la stessa fonte ha sottolineato che in Tunisia lo spreco alimentare raggiunge il picco durante il mese del Ramadan, deplorando che i tunisini non siano abituati a riciclare il cibo. Questo livello di spreco è dovuto anche alla mancanza di abitudini di riciclaggio e di conservazione degli alimenti nelle famiglie tunisine e all'assenza di una strategia per gestire e valorizzare le eccedenze di produzione, ha aggiunto, invitando a migliorare le tecniche di conservazione per preservare la qualità del prodotto e sottolineando che il pane è uno dei prodotti alimentari più sprecati in Tunisia durante il Ramadan. La quantità di pane sprecata nel mese è stimata in circa 113 tonnellate (il 16% di tutti i prodotti sprecati). Tuttavia, Riahi ha affermato che il livello di rifiuti alimentari di quest'anno è diminuito rispetto agli anni precedenti, a causa del calo del potere d'acquisto dei cittadini. Dietro questa diminuzione c'è il forte aumento del prezzo di cibo, cereali, frutta e verdura, ha affermato, invitando al consumo razionale e all'acquisto responsabile, incoraggiando i bambini ad adottare una cultura di consumo razionale per creare generazioni di consumatori responsabili.
(ANSAmed).
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