IL CAIRO - Il presidente dell'Egitto, Abdel Fattah al-Sisi, ha dichiarato che come conseguenza degli attacchi degli Houthi alle navi nel Mar Rosso, i ricavi del Canale di Suez sono crollati del 40-50% dall'inizio dell'anno. I raid dei ribelli yemeniti filoiraniani hanno infatti spinto molti armatori a decidere di circumnavigare il continente africano piuttosto che rischiare di percorrere il Mar Rosso e il Canale di Suez, per i quali transita di norma dal 12 al 15% del traffico marittimo mondiale, secondo dati dell'Unione europea.
"Voi vedete cosa succede alle nostre frontiere con Gaza, vedete il Canale di Suez che frutta all'Egitto più di 10 miliardi di dollari l'anno e gli introiti che sono crollati dal 40-50%, mentre l'Egitto deve continuare a pagare imprese e partner", ha dichiarato Sisi in una conferenza stampa insieme a rappresentanti di compagnie petrolifere.
Secondo le Nazioni Unite, il volume dei transiti commerciali attraverso il canale è diminuito del 42% negli ultimi due mesi, con ripercussioni sull'intero commercio mondiale, mentre il numero di navi portacontainer che percorre il corso d'acqua settimanalmente è crollato del 67% su base annuale. Il transito di petroliere è diminuito del 18%, quello delle navi che trasportano sementi o carbone del 6% mentre il trasporto di gas è azzerato, sempre secondo l'Onu.
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