Così, secondo la ricerca, nel 2022 il 94% delle donne inattive risultano casalinghe, e di queste, una percentuale significativa pari al 60% vive in zone rurali. Inoltre, circa il 75% delle inattive ha citato la cura dei figli e le faccende domestiche come ragioni principali per cui ha abbandonato il mercato del lavoro, oltre all'opposizione del coniuge o del padre. L'analisi approfondita del rapporto rivela che la presenza di almeno un bambino di età inferiore ai 3 anni in famiglia aumenta la probabilità di una donna di essere inattiva di quasi il 16% indipendentemente da altre variabili. Anche quando non tengono conto del loro stato civile, le donne hanno un livello di esposizione all'inattività più elevato del 37% con punte fino al 51 nelle aree rurali, rispetto ai loro colleghi maschi (13%). Infine, secondo il rapporto Hcp anche la distribuzione geografica gioca un ruolo nel determinare il tasso di inattività delle donne. Le regioni Casablanca-Settat, Rabat-Sale-Kenitra, Marrakech-Safi e Fes-Meknes ospitano quasi il 58% delle donne inattive, una percentuale superiore alla media nazionale del 37%. La sola Casablanca-Settat rappresenta poco più di un terzo del prodotto interno lordo (PIL) annuale del paese. (ANSAmed).
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