TEL AVIV - Tensione altissima fra Israele e Libano. L'Idf ha attaccato dall'aria in profondità in territorio libanese, colpendo ''siti dell'apparato di difesa aerea" di Hezbollah'' e uccidendo almeno due miliziani nella valle della Bekaa, al confine con la Siria. E' la prima volta che viene presa di mira questa regione libanese. Israele ha anche condotto un'uccisione mirata nella zona di Tiro, nel sud libanese, centrando un altro esponente del Partito di Dio filo-iraniano.
Secondo il portavoce militare israeliano, è stata prese di mira una zona agricola a ovest di Baalbeck, circa 100 km a nord-est di Beirut e roccaforte del Partito di Dio. "Questo attacco - ha spiegato il portavoce - è avvenuto in reazione al lancio di missili terra-aria verso un drone di tipo Hermes-450, ''che è caduto a terra oggi''. ''Continueremo a difendere lo stato d'Israele - ha concluso il portavoce - e a operare nei cieli del Libano contro l'organizzazione terroristica Hezbollah'. Nel secondo attacco israeliano, un altro esponente di Hezbollah è stato ucciso a Majadel, a est di Tiro, 90 km a sud di Beirut, mentre era a bordo di un veicolo.
Il portavoce militare ha precisato che uno dei tre esponenti di Hezbollah è il comandante Hassan Hossein Salami, "il terrorista di Hezbollah responsabile della regione di Hajir". "Salami faceva parte dell'Unità Nasser di Hezbollah e ha comandato di recente le attività terroristiche degli Hezbollah contro civili e soldati, inclusi lanci di missili anti tank verso la città di Kiryat Shmona e i comandi della 769/a Brigata", ha aggiunto.
Come risposta, Hezbollah afferma di aver lanciato 60 razzi katiuscia contro una base militare israeliane in Alta Galilea e sulle Alture del Golan, dove sono suonati gli allarmi. Diversi missili, fa sapere Israele, sono stati intercettati da Iron Dome.
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