ROMA - Dal 1991 al 2022 gli assetti della Guardia costiera hanno soccorso 1 milione e 182mila migranti. Il dato è stato fornito dal comandante generale della Guardia costiera, ammiraglio Nicola Carlone, in audizione alla commissione Trasporti della Camera.
"Il soccorso svolto da un apparato dello Stato come il nostro è un'attività che richiede disciplina ed organizzazione, non estemporaneità ed improvvisazione. Per questo operiamo su una base giuridica certa e stabile. C'è la responsabilità penale diretta e personale dei nostri operatori. Non vi sono ordini o suggerimenti che possano farci derogare da questo modello", ha proseguito Carlone.
"L'assenza o inadeguatezza" degli apparati di soccorso degli altri Paesi vicini fa sì che, "in ossequio alla Convenzione di Amburgo, quando noi veniamo a conoscenza di unità" bisognose di soccorso, "anche se queste si trovano fuori dalla acque di responsabilità italiana, c'è l'obbligo di intervenire e ormai questa è una prassi frequente. Noi siamo sempre più impegnati ad operare a distanze elevatissime dall'Italia e questo sta determinando un logorio del nostro strumento aeronavale: servono interventi urgenti", ha aggiunto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA