(ANSAmed) - ROMA, 11 GIU - Respingimenti ed espulsioni
collettive di migranti e rifugiati dalla Grecia in Turchia, ma
anche arresti arbitrari e violenze, messe in atto dal personale
della polizia frontaliera. E' quanto denuncia l'Oim che parla di
rapporti da fonti sul campo, ma anche di reportage di media
internazionali le cui immagini mostrano l'uso di navi per il
soccorso marino utilizzate ''per deportare i migranti attraverso
il Mar Egeo orientale".
L'organizzazione delle Nazioni Unite chiede dunque alle
autorità greche di indagare su queste accuse e sulle
testimonianze di persone costrette ad attraversare il confine
con la Turchia contro la loro volontà. Secondo l'Oim,
occorre dare sempre priorità alla gestione delle frontiere nel
rispetto della protezione e del diritto internazionale. Per
l'agenzia delle Nazioni Unite si tratta soprattutto di
rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali di tutti i
migranti, indipendentemente dal loro status. Inoltre, in un
momento di grave crisi sanitaria a causa della pandemia da Covid
19, l'Oim invita gli Stati a sospendere le espulsioni di
migranti e sollecita i governi a facilitare i "rimpatri
volontari quando e, ove possibile, in particolare per i migranti
che, data la situazione, si sentissero più sicuri nel loro paese
d'origine ed esprimessero il desiderio di ritornarci''.
''Se i diritti sovrani degli Stati, compreso quello
all'integrità delle frontiere, devono essere rispettati, la loro
discrezione si ferma di fronte agli obblighi internazionali in
materia di diritti umani", conclude l'Oim. (ANSAmed).
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