Sono 338 quelli che arriveranno a bordo di due aerei della compagnia libica Afriqiya; le due precedenti operazioni, nelle scorse settimane, hanno permesso di rimpatriarne altri 435, che erano detenuti a Zouara, nel nord-est della Libia.
Ad accelerare i rimpatri anche lo scandalo sollevato dalla CNN lo scorso novembre, con la diffusione di un video che mostrava la vendita all'asta di esseri umani, schiavi moderni, per 1200 dinari libici, più o meno 800 euro. Tra le immagini del video, che ha scatenato una reazione di sdegno in tutto il mondo, anche quelle di un gruppo di marocchini finito nella stessa rete. Ma le operazioni di rimpatrio dei si sono subito presentate come complicate, causa anche il fatto che l'ambasciata di Rabat a Tripoli è stata chiusa nel 2015.
Con questi ultimi arrivi, tutti i marocchini coinvolti nella vicenda saranno stati rimpatriati. (ANSAmed).
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