Il presidente dell'associazione, Hatem Limam ha dichiarato che non concepisce come sia possibile, ad esempio, durante il mese sacro di Ramadan, obbligare tutti i tunisini al digiuno, chiudendo bar e esercizi commerciali di giorno, punendo di fatto coloro che sfidano l'obbligo del digiuno imposto dall'Islam. Proprio i membri dell'Alp avevano protestato in Tunisia contro l'arresto di due giovani che erano stati sorpresi a mangiare in pubblico durante il periodo del Ramadan. L'associazione si batte inoltre per l'uguaglianza uomo-donna nell'eredità e per il rispetto di tutte le libertà individuali, in particolari quelle delle donne. Alcuni membri dell'Alp sono stati minacciati o aggrediti da alcuni estremisti islamici ma il presidente Limam ha dichiarato che gli appartenenti all'associazione andranno fino in fondo alla loro lotta affinché la Tunisia diventi un paese di libertà e democrazia. (ANSAmed)
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