Secondo Amnesty, inoltre, "nei giorni in cui è sparito Giulio si sono registrati altri due casi e tutte e due le persone sono state ritrovate morte con segni di tortura".
"In obitorio ho riconosciuto Giulio solo dalla punta del naso, non vi dico quel che gli hanno fatto", ha detto la madre di Giulio Regeni nel corso della conferenza stampa. Al posto del viso "solare e aperto" del figlio, ha proseguito, c'era "un viso piccolo piccolo piccolo, non vi dico cosa gli hanno fatto. Su quel viso ho visto tutto il male del mondo e mi sono chiesta perché tutto il male del mondo si è riversato su di lui".
Paola Regeni ha poi sottolineato che quello del figlio non è un caso isolato in Egitto. "Se ci riferiamo a quel che è accaduto, e cioè alle torture subite da un cittadino italiano, allora è probabilmente un caso isolato. Ma altrimenti non lo è affatto poiché gli stessi amici di Giulio, la parte amica dell'Egitto, ci hanno detto che lo hanno torturato e ucciso come un egiziano".(ANSAmed).