(ANSA) - ROMA, 25 SET - Il momento più emozionante per la
vita di ogni appassionato di golf si ripete ogni due anni, e ora
è nuovamente molto, molto vicino. L'edizione 2023 della Ryder
Cup, in programma dal 29 settembre al primo ottobre prossimi,
parte ufficialmente oggi, al Marco Simone Golf & Country Club di
Guidonia Montecelio, con l'inizio degli allenamenti dei campioni
statunitensi ed europei e la conferenza stampa di Zach Johnson e
Luke Donald, capitani rispettivamente del Team Usa e del Team
Europe. "Questo posto, il Marco Simone, non mi delude mai. Ciò
che mi eccita di più però la gente italiana", esordisce Jonhson,
che in carriera ha vinto il Masters 2007 e il The Open 2015. "I
miei giocatori sono stanchi per il viaggio ma per venerdì
saranno pronti - assicura - Il green del Marco Simone è
fantastico, l'erba gode di ottima salute". L'ultima Ryder Cup
vinta in Europa dagli Stati Uniti risale al 1993: si giocava in
Inghilterra, al The Belfry. Da quel momento in poi, gli
appuntamenti nel Vecchio Continente hanno sempre visto gli Stati
Uniti sconfitti. "E' difficile vincere lontano dalla propria
comfort zone, l'Europa ha sempre goduto di squadre formidabili e
profonde. I miei giocatori guardano alle difficoltà come a
grandi opportunità, non penseranno al passato". Johnson è sicuro
delle scelte compiute durante le convocazioni, e non si sente
schiacciato dalla responsabilità. "Ho semplicemente messo
insieme i migliori golfisti che avevo per il Team Usa. Non
abbiamo una prima o un'ultima scelta, sono tutti sullo stesso
piano". Una battuta è dedicata anche a Tiger Woods, leggenda del
golf mondiale, che pur non facendo parte della squadra non
mancherà di esprimere il suo supporto: "Tiger ci incoraggia
sempre, scrive messaggi ai giocatori e ai miei vicecapitani, gli
sono grato per questo, è il migliore della nostra generazione".
Il 'padrone di casa' continentale sarà l'inglese (di padre
scozzese) Luke Donald. "Sono molto eccitato, è trascorso più di
un anno da quando sono venuto qui a vedere il campo, sarà
qualcosa di spettacolare. Tutti quelli coinvolti
nell'organizzazione hanno fatto lavoro eccezionale, non ho mai
visto tribune così grosse, e anche il settore hospitality è
impressionante", esordisce Luke, classe 1977, che vanta cinque
vittorie nel PGA Tour e sette nell'European Tour, ma ora ha
davanti a sé la sfida più difficile. "Come capitano devi essere
sicuro di te, concordo con Zach sul fatto che sia più un ruolo
più complicato rispetto a quello di semplice giocatore - spiega
- Devi gestire un team, caratteri e idee diverse". Non solo:
poiché non ha il controllo dei tiri, un capitano si sente molto
più nervoso. "Da giocatore hai il destino nelle tue mani, invece
nel mio ruolo puoi solo guardare. tuttavia cercherò di godermi
ogni momento più che posso". Gli avversari a stelle e strisce
"sono fortissimi, occupano le prime posizioni del ranking
mondiale", ma Donald crede tantissimo nei suoi ragazzi. "Ho
scelto i migliori golfisti europei sulla piazza: in questi
giorni faranno la conoscenza del campo, per venerdì saranno
pronti", promette. La super sfida golfistica tra Europa e Stati
Uniti a breve sarà realtà. (ANSA).